martedì 16 dicembre 2008

THAT’S ALL FOLKS!!

Eh si..è tutto, proprio tutto..sono qui a scrivere per l’ultima volta dall’Australia, tra poche ore ci sarà il volo per tornare a casa..Siamo da poco tornati dal cinema dove abbiamo visto il film “Australia” (non c’era modo migliore per concludere) e i luoghi del film mi hanno fatto ritornare una gran voglia di Outback, di natura selvaggia da scoprire!è davvero triste finire un’avventura così bella, ma forse è proprio questa nostalgia che lascerà impressi per sempre nella mia memoria i momenti più belli!sono davvero contento di aver condiviso questa avventura con Alessandra come lo sono per aver conosciuto persone importanti che con noi hanno condiviso la maggior parte del nostro tempo qui: Ila e Fabio e Katia!tornare a casa un po’ mi spaventa, dopo mesi di avventura e di vita australiana, non so come sarà l’impatto con quella italiana!sicuramente sarà tanta la felicità nel rivedere tutti, e questo per ora basta. Questo viaggio mi ha portato a scoprire un paese assolutamente meraviglioso e così vario da non stancarsi mai di scoprire cose nuove!Abbiamo guidato per Km di giorno, di notte;abbiamo dormito ovunque..tenda, spiaggia, macchina, giardino;abbiamo mangiato di tutto;visto animali e posti che solo un paio di anni fa vedevo nei documentari e ci siamo spesso incantati a contemplare la natura.
In questo anno non c’è stata solo Australia ma anche dei viaggi in Polinesia e a Bali: posti bellissimi che però non hanno potuto competere col fascino dell’Australia.
Ho maturato anche una consapevolezza: viaggiare è la cosa più bella che ci sia. Ti rende migliore, più aperto, rilassato e stimolato; non ho ancora avuto modo di assimilare tutto ciò che è accaduto perché da quando siamo arrivati non c’è stato davvero un momento per fermarsi a pensare..
Nel post qui sotto abbiamo riassunto la nostra Australia. Le foto non saranno le più belle ma di sicuro le più significative, quelle che hanno immortalato momenti importanti della nostra avventura!
Che bello!E’ stato un piacere..
See you soon!

AUSTRALIA DALLA A ALLA Z

- A come Australia
Un continente affascinante e inimitabile.
Sono contenta perché lo abbiamo vissuto veramente a fondo e se lo fai non può non restarti dentro.
E’ un posto diverso da tutto il resto e a volte può sembrare assurdo per “ noi dell’ emisfero con i piedi per terra”

- B come barbeque
Qui in Oz sono un’ istituzione e per noi nella soleggiata Perth sono diventati da subito una bella abitudine: ogni tanto dopo il lavoro facevamo una scappata a King’s Park e ci godevamo il tramonto e il panorama facendo un bbq.
E’ una delle cose che mi mancherà di più in Italia: poter usufruire di uno di questi bbq gratuiti in riva al mare o nei parchi. Da noi sarebbe impensabile: la gente incivile li lascerebbe sporchissimi e ci sarebbero risse e discussioni per chi è arrivato prima e altre scene tristi del genere a cui siamo abituati.
I più abbondanti per noi sono stati sicuramente quelli organizzati da Sam: il proprietario italo-australiano dell’ agenzia per cui lavorava Ale. Hot dog, formaggi, salatini, patatine, bibite, vino e birra.. di tutto e di più.. e cosa più bella era tutto gratis!!
I migliori però sono sicuramente quelli in compagnia: con Ilaria e Fabio e katia ( ancora rido se penso a quello organizzato nel giardino di casa nostra!!!Il bbq meno riuscito della storia).
Gli australiani poi sono attrezzatissimi in questo campo e li vedi cuocere di tutto sul bbq: dalla carne alla frutta! A volte tu sei lì con i tuoi hamburger black&Gold sfigatissimi che diventano suole di scarpe mentre si cuociono e loro cucinano di tutto: che invidia!!Però la nostra salsiccia se la sognano … e me la sogno pure io in attesa di essere a casa!



- C come Canguri
I veri abitanti dell’ Australia! Sicuramente numericamente sono più degli australiani!
Purtroppo se venite in Australia con buona probabilità i primi che vedrete saranno morti al bordo della strada: diciamo che non spiccano per intelligenza e si gettano sotto le macchine attirati dalla luce.
Del resto anche chi nasce canguro deve essere fortunato: alcuni sono specie protette nelle riserve, altri finiscono inscatolati al supermercato! L’ Australia è piena di contraddizioni…

- D come donne
Qualcuno di mia stretta conoscenza le ha definite le più belle del mondo ma ovviamente non concordo.
A mio favore c’ è un conteggio effettuato a Sydney che si è concluso con uno schiacciante 7 a 1 per le brutte ( e faccio notare che la bella l’ ho contata io).
No sul serio.. che dire delle ragazze australiane?? Molte sono in forma e sicuramente madre natura è stata “generosa” con loro ma non spiccano per intelligenza e non hanno assolutamente stile ( si vestono malissimo e camminano sui tacchi come farebbe uno che soffre di vertigini sui trampoli!).
Però devo dire che sono più alla mano delle italiane e più spontanee.
- E come emisfero australe
Credo che se Galilei fosse vissuto in Australia non lo avrebbero preso per pazzo : )
E’ impossibile guardare il cielo da qui e non rendersi conto che la Terra è rotonda!
Riesci a vedere esattamente i contorni di un emisfero.
Quando arriva la sera poi guardare ad altezza occhi e vedere una stella brillare davanti a te!o basta perdere lo sguardo verso l'orizzonte infinito

- F come Fish&chips
In Australia è noto per fare un po’ schifo ma in realtà qui lo fanno benissimo ed è davvero buono.
Lo abbiamo mangiato ad Hobart, in Tasmania, ed il pesce era freschissimo.

- G come G’Day
E’ la più frequente espressione dell’ australiano medio.
Letteralmente non vuol dire niente più che “buona giornata” ma loro lo usano a qualunque ora del giorno e tra qualsiasi ceto sociale.
- H come Hyundai
La vera protagonista del nostro viaggio!! Vorrò una Hyundai anche in Italia.
Per noi durante il viaggio ha provato ad essere un 4x4 e una station wagon : )
E’ stata perfino camera da letto, cucina e sala da pranzo!
Un mito! Pensavamo non ci avrebbe portato fino a Melbourne e invece l’ ha fatto egregiamente e al momento di venderla ha “affascinato” immediatamente i primi acquirenti! Che dispiacere lasciarla…



- I come indicazioni stradali
Viaggiando se ne vedono veramente di assurde!!
A parte i cartelli indicanti attraversamento di animali do ogni genere, abbiamo visto cose del tipo “ non nuotare negli avvallamenti “ che si allagano durante la pioggia tra una discesa e una salita o “ chi sputa nel pub verrà bannato per 4 mesi ” in un pub di una comunità aborigena.


- J come Jungle Love
Ovvero la colonna sonora del nostro viaggio (Ila e Fabio sanno di cosa parliamo).
Il fischio finale è troppo australiano!: )
- K come Km
Ne abbiamo fatti la bellezza di oltre 25000!!!
Il bello in Australia è che si viaggia per centinaia di km solo per vedere un tramonto.. tutto è relativo!
- L come lontananza
Ecco l’ unico aspetto veramente negativo dell’ Australia e la parte più difficile di questa esperienza.
L’ Australia è lontana da tutto e da tutti e le ore di fuso orario a volte sono difficili da gestire.
- M come “MATE” (si scrive così si pronuncia MAIT)
Ovvero “compagno” (senza nessun riferimento politico : ) ).
Così si riferiscono agli altri e tra di loro gli australiani, specialmente fuori dalle grandi città.
E’ sintomo di confidenza e rispecchia la loro semplicità.
A questo proposito devo dire che gli australiani dai 30 in su sono veramente eccezionali!
Sono attivi, simpatici , altruisti e assolutamente informali. ( tanto da lasciarti dormire nel loro giardino ; ) )
Sotto i trenta invece sono sullo stile anglosassone…ovvero idioti!
- N come natura
Ovvero la regina indiscussa dell’ Australia! Ti regala cose che non puoi vedere in nessun altro posto al mondo.
A volte i paesaggi sembrano un quadro surrealista: vedi alberi che crescono in orizzontale, fichi che strangolano altri tronchi e gli crescono addosso come parassiti …o cascate che scompaiono..
A volte sembra che la natura si stia prendendo gioco di te come quando ascolti versi di uccelli che ripropongono suonerie di cellulari o il rumore delle macchinette fotografiche! Sembra di essere sull’ isola di Lost!
A volte poi sembra che l’ uomo sia intervenuto per rendere il paesaggio semplicemente perfetto alla vista, per piantare un albero in mezzo al deserto proprio al bordo della strada perché tu possa vederlo .. e invece è tutta opera sua… della natura!!!
E quando vedi enormi onde formarsi in un secondo o fulmini illuminarsi in pieno deserto capisci quanto è potente.
Esplorarla è veramente la parte più affascinante del viaggio: dormire sotto le stelle, nuotare in una gorge, attraversare dune di sabbia incontaminate e deserte .. sembra irreale per quanto è bello! Spero che gli australiani non facciano il nostro stesso errore di rovinare tutto





- O come Outback
E’ la “ vera Australia”.
Impossibile descriverlo a parole (anche perché è fatto essenzialmente di nulla): dovete solo trovarvi a percorrere questo nulla per capire quanto sia affascinante!
Respirare terra rossa, fermarsi in città fantasma, percorrere km senza incontrare altre macchine … Fatelo!


- P come Perth
E come potrebbe essere diversamente per noi??? La città del sole! Molti la trovano sonnolenta ed è vero ma noi ci siamo trovati troppo bene e ci siamo innamorati di quei 4 palazzi : ) Forse siamo stati anche fortunati a poterla condividere con le persone giuste comunque, anche dopo aver visto Sydney e Melbourne, sono convinta che non avremmo potuto fare scelta migliore.



- Q come quattroxquattro
Per noi è stata solo una breve illusione ed una profonda delusione ( oltre che una graaaaaaande perdita di soldi).
Però è stato un bello sfizio averlo! Se dovessimo mai tornare a girare l’ Australia lo faremo con un 4x4: consuma tantissimo ma ci permetterebbe di girare anche per mesi e vedere posti totalmente diversi da quelli che abbiamo già visto.. c’è “un’ altra Australia” al di fuori delle strade asfaltate!!

- R come raguletto
Il temutissimo!! A dire il vero non ho ancora capito se è stato la nostra salvezza o la nostra rovina durante il viaggio! Di sicuro ne abbiamo abusato fino ad avere la nausea di tutti i coloranti che sprigiona : )
Ma alla fine “ usato con cautela” non è male .. e mi hanno detto che il sugo del defunto Paul Newman è anche peggio!

- S come spiaggia
Secondo il mio modesto parere quelle australiane sono tra la più belle al mondo se non da un punto di vista prettamente estetico quantomeno per quel che riguarda le emozioni che suscitano.
Le migliori sono quelle del Western Australia: grandi distese deserte e piccole baie chiuse in un piccolo scrigno selvaggio.
Al tramonto poi sono uno spettacolo che lascia senza parole: mai visti tramonti più colorati! Il sole diventa un’ immensa palla di fuoco prima di sparire velocemente dietro l’ orizzonte.
Una delle ultime che abbiamo visto e che mi ha colpito particolarmente si trova però in South Australia ed è Point Gibbon: un’ oasi poco conosciuta, non particolarmente adatta alla balneazione a causa delle rocce ma comunque spettacolare.
Quelle del North Queensland poi somigliano alla Polinesia: cartoline di sabbia bianca ornata da palme.
Peccato per i coccodrilli : )




- T come tenda
L’ abbiamo montata ovunque e in qualsiasi condizione.
Alla fine aveva i cerotti ma ha resistito!

- U come Uluru
L’ icona dell’ Australia.
E’ veramente un posto unico.. peccato che l’ affollamento turistico ne sminuisca la vera essenza mistica.

- V come Vegemite
Ovvero il simbolo dell’ ignoranza culinaria degli australiani!
Forse per sentirvi più australiani vi verrà in mente di assaggiarla… follia!! Almeno se lo fate spalmate uno strato quasi invisibile su una fetta di pane ricoperta di formaggio! Noi l’ abbiamo provata “pura” e sembra un concentrato di alici andato a male (o un cassonetto dell’immondizia compresso in un barattolino)!! Ma se vogliono spalmare qualcosa di scuro sul pane perché non usano la Nutella??? E comunque qualsiasi cosa di scuro spalmassero sul pane sarebbe più buona della Vegemite : ))
Ma del resto i gusti a tavola degli australiani sono in generale molto discutibili: il cuoco italiano di un ristornate buonissimo a Bali mi ha raccontato di australiani che rimandavano indietro le linguine allo scoglio … perché sapevano troppo di pesce!!! Sacrilegio!!!
Per concludere faccio notare che fanno la pasta con il sugo che sembra ketchup però sulle patatine fritte mettono la salsa di pomodoro!! NO COMMENT!
E il tocco di classe è il “ sale al pollo ” sul pesce fritto!
Hanno moooooooolto da imparare…

- W come Woolworth
Imparerete a conoscerne tutti i prodotti ( così come del Coles e dell’ IGA) e, se siete dei veri backpackers, tutte le vostre provviste avranno lo stesso colore: giallo e nero o bianco e rosso : )
Non vedo l’ora di aprire la credenza colorata della mia cucina in Italia.

- X come Xmas
E’ difficile sentire la vera essenza del Natale qui .. è troppo strano essere sotto un albero di Natale a maniche corte!
Ma noi siamo un po’ tradizionalisti e il Natale è a casa : )
- Y come YHA
Una vera soluzione per chi viaggia in Australia ( lo è stata alla fine anche per noi dopo mesi e mesi di tenda).
Si incontrano ostelli veramente belli ed accoglienti.
- Z come zia
Ecco l’unica cosa che mi sento veramente di tornare a fare da subito appena torno! Non metto foto perché quel paranoico di mio fratello morirebbe se le pubblicassi on line ma sono i bambini più belli del mondo!

lunedì 15 dicembre 2008

L’ ULTIMO ASSAGGIO D’ AUSTRALIA

Continuiamo alla scoperta del South Australia negli ultimi giorni di avventura qui in Australia : (
Da Point Gibbon ci siamo diretti di nuovo a Port Augusta: è una piccola e bruttina città industriale ma è in una posizione strategica e rappresenta un importante crocevia per chi viaggia in questo Stato.
Da qui ci concediamo una “piccola deviazione” verso nord: 1072 km andata e ritorno!!: )
Direzione: Coober Pedy! Questa è una piccola cittadina dell’ outback: non si può dire sia bella esteticamente ma vale la pena visitarla.
Per arrivarci si guida per km e km nel nulla assoluto: sembra di stare sulla Luna!
La caratteristica più curiosa di Coober Pedy è che, a causa delle alte temperature durante il giorno e della forte escursione termica tra giorno e notte, molte delle abitazioni e dei negozi si trovano sottoterra!
E’ veramente suggestivo dormire laggiù!: )
Il nostro ostello poi è veramente carino: l’unica scomodità è che i bagni e la cucina sono al piano di sopra e ogni volta bisogna scendere e salire ripidi scalini.
Ci rinchiudiamo nell’ ostello nell’ attesa che il caldo ci dia un po’ di tregua e in tardo pomeriggio usciamo per una passeggiata.
Andiamo a visitare una piccola chiesa sotterranea veramente carina ed accogliente.
Coober Pedy è famosa anche per le numerose miniere di Opale della zona: l’ Opale è una bella pietra colorata diffusa in Australia e sembra che qui ce ne sia la più alta concentrazione.
Andiamo a visitare la bottega di un signore greco che ci mostra come riconoscere la vera Opale e ci mostra le fasi della lavorazione da pietra grezza a piccoli o grandi gioielli.
Alla fine Ale mi convince, nonostante la mia strenuante resistenza, a comprare un souvenir : )
Torniamo in Ostello e assistiamo ad uno degli spettacoli più affascinanti che la natura ci abbia regalato in Australia: un temporale nel deserto!
I lampi sono qualcosa di spaventoso: rimangono scariche elettriche visibili per qualche secondo.
E’ possibile vederle nei dettagli per alcuni istanti poi spariscono in un lieve bagliore.
Avevo visto cose del genere solo nelle foto.
Proviamo anche noi a scattarne qualcuna ma è difficilissimo: Ale riesce comunque ad immortalarne uno ma comunque nulla può rendere lo spettacolo a cui assisti dal vivo!
E’ incredibile! Non credo succeda spesso di poter essere spettatori di questa forza della natura e in questo momento benediciamo la perturbazione che sta colpendo da settimane tutta l’ Australia.
La mattina saremmo dovuti, secondo i piani, ripartire presto ma il bello di quando viaggi soli e autonomi è che puoi modificare i piani quando vuoi: per la prima volta stiamo riprovando la stupenda sensazione di dormire al buio totale e non abbiamo proprio voglia di obbedire alla sveglia che continua a suonare.
Alla fine ripartiamo alle 11 ma il cielo è nuvoloso e quindi durante il viaggio non soffriamo troppo il caldo.
A rendere i monotoni km più avventurosi ci pensa la nostra “ brillante idea” di non saltare il benzinaio lungo la strada fiduciosi nel fatto che avevamo quasi il pieno e convinti di fermarsi al successivo.. Peccato che il successivo era Port Augusta!!!
Percorriamo l’ ultimo tratto ad una velocità costante di 80km/h cercando di consumare meno benzina possibile e per questo teniamo anche i finestrini chiusi ( nel frattempo con molto tempismo riesce il sole.. un caldo da morire!).
Contiamo i km che ci separano da Port Augusta cercando di arrivare più vicini possibile alla meta.
Alla fine miracolosamente arriviamo a destinazione: la lancetta è sotto la riserva!
Certo che rimanere a piedi dopo quasi un anno d’ Australia sarebbe stato proprio imperdonabile: è un errore da pivelli!: )
Facciamo benzina e spesa e ci riprendiamo il viaggio: dobbiamo arrivare a sud di Adelaide, nella McLaren Vale, una zona vinicola dove abbiamo prenotato per la notte.
Percorriamo però la strada più lunga ( come sempre : ) ) perché vogliamo passare per Magnetic Hill: una collina in cui una macchina a motore spento riesce comunque a salire!
Funziona!
So che ce ne è una simile ad Ariccia, vicino Roma e siamo intenzionati ad andarci quando torneremo ( qui però il discorso è diverso perché l’ attrazione è dovuta ad un magnete, come il nome suggerisce, e riguarda solo metalli, quella italiana invece è più misteriosa perché attrae ogni oggetto anche non metallico: i più tradizionalisti parlano di illusione ottica ma sono state anche avanzate teorie di anomalia gravitazionale. Date un’ occhiata al sito di Luogo comune se siete interessati!: ) ).
Ecco che la perturbazione che ci segue da giorni si presenta di nuovo e inizia a piovere fortissimo: questo rallenta di molto la nostra marcia anche perché inizia a farsi buio.
Siamo costretti a fare una pausa cena lungo la strada e ci concediamo un ristorante cinese economico e buono.
Alla fine arriviamo al caravan park che abbiamo prenotato a mezzanotte passata.
Fortunatamente abbiamo prenotato due notti quindi la mattina seguente possiamo riposare e infatti dormiamo fino alle 11 anche perché continua a piovere ininterrottamente.
Noi stiamo in una roulotte un po’ vecchia ma carina e confortevole con tanto di cucinino e bagno privato appena fuori ( che se non piovesse a dirotto e non fosse pieno di fango fuori sarebbe anche comodo): sono sempre più convinta che “da grande” voglio comprare un camper.. mi piacciono troppo queste sistemazioni.
Comunque per 50 dollari a notte mi sembra un buon affare.
Purtroppo il tempo è brutto tutto il giorno e salta il nostro piano di noleggiare due bici e girare per le vinerie della valle.
Poco male ce lo aspettavamo date le previsioni: per questo abbiamo rinunciato a partire per Kangaroo Island.
Andiamo giusto in centro con la macchina per fare un giro del paese: piccolo ma carino e molto turistico.
Purtroppo anche la mattina seguente, il Sabato, ci svegliamo con la pioggia.
Comunque dobbiamo lasciare il caravan park quindi ci mettiamo in marcia nonostante il brutto tempo e ci fermiamo per pranzo ad Alexandrina cheese, una fabbrica di formaggio a Mt Jagged, lungo la strada.
Arriviamo fino all’ estremità sud della Florieu Peninsula per visitare il porticcioli di Victor Harbor anche se possiamo fermarci solo qualche minuto a causa del brutto tempo che ci convince allora a partire direttamente per il parco nazionale dei Grampians, a poco più di 200km da Melbourne.
Arriviamo in serata e nonostante la foschia il posto sembra bellissimo.
Purtroppo il YHA non ha camere doppie e quindi decidiamo di prendere 2letti in un dormitorio da 4 ma siamo fortunati perché nella stanza non c’ è nessun altro ( e poi considerando che il progetto iniziale era di dormire in macchina il dormitorio sarebbe stato comunque un lusso ).
Ancora una volta l’ostello è veramente bello ed accogliente oltre che pulitissimo .. sulla east coast sembrano veramente hotel!
I Grampians sono una delle zone montuose naturali più belle del VICTORIA e prova ne sono le sue numerose attrazioni. Nell’intera giornata che gli abbiamo dedicato, abbiamo visitato le strane Silverband Falls, cascate che scompaiono, cioè grazie alla presenze di un canale di rocce, l’acqua fluisce nel sottosuolo anziché formare una pozza; avremmo voluto scalare i Pinnacles tramite una bella arrampicata ma, causa recenti piogge, parti del percorso erano solcate da corsi d’acqua..vabè ci siamo rifatti con le spettacolari vedute dai Balconies e The Reeds, altre formazioni rocciose notevoli panoramiche. Eravamo quasi arrivati alla base delle McKenzie Falls, cascate molto belle che però si raggiungono tramite un sentiero asfaltato ma molto ripido tanto che all’inizio ci sono i cartelli che avvertono che il ritorno può essere estenuante..appunto, una signora si è presa un infarto e hanno chiuso la strada quando eravamo quasi arrivati!quindi niente cascate e in più salita estenuante!!per la cronaca la signora se l’è cavata..
La magra consolazione è stata scattare foto della cascata da un belvedere, cosa abbastanza riuscita grazie all’obiettivo!
Per la sera avevamo deciso di fare una bella cenetta con vino, ma il supermarket era qualcosa di allucinante..niente sotto i 5$!!alla fine abbiamo trovato un ottimo compromesso con una ricotta, burro e parmigiano!per digerire siamo tornati ai balconies per uno spettacolare tramonto!ritorno a all’ostello, 2 chiacchiere con altri viaggiatori e a letto..consapevoli che al risveglio sarebbe cominciato il ritorno a casa, quella in Italia, passando per Melbourne.










giovedì 11 dicembre 2008

QUELLA PICCOLA PERCENTUALE DI AUSTRALIA...5000KM IN 12 GIORNI!!

Ebbene si alla fine niente Thailandia.
Parto dalla fine svelando la decisione che alcuni di voi sanno già. A dire il vero la scelta è dipesa da noi in finale perchè l' aeroporto era stato riaperto e il nostro volo confermato.E' stata una decisione moooooooolto meditata: in questi ultimi due giorni abbiamo vagliato le diverse opzioni e cercato di "scaricarci" vigliaccamente la decisione a vicenda. Avevamo, sebbene con qualche titubanza ( forse più mia ) perfino considerato l' idea di volare comunque in Thailandia atterrando a Pukhet piuttosto che a Bangkok o addirittura, anche se riluttanti ( e questa volta più Ale di me ) di tornare a casa in anticipo. Alla fine avevamo trovato una soluzione di mezzo: restare ancora per un paio di settimane in Australia e visitare il South Australia, ovvero quella piccola percentuale di Australia che avevamo necessariamente dovuto escludere dal nostro itinerario. Ci spaventa un pò l' idea di vivere da backpacker altre due settimane ( con tutto ciò che questo comporta): lo so che molti leggendo dall' Italia rideranno ma so anche che chi è stato o è qui come noi capirà quando dico che.. avevamo bisogno di un pò di vacanza!!! Poi però ci abituiamo all' idea e ci scopriamo contenti sul serio di completare veramente questo giro dell' Australia e di visitare questa zona che certo non meritava di essere tralasciata(cosa che noi avevamo dovuto fare per questioni logistiche di tempo). Presi dall' entusiasmo ipotizziamo anche di attraversare tutto il South Australia e spingerci fino a Perth: sarebbe bello, pensiamo, finire il viaggio lì dove abbiamo iniziato e in quella città dove ci siamo trovati così bene e rincontrare anche Ila e Fabio che sono appena tornati in Australia!! Presto però almeno questo ultimo progetto viene abbandonato per motivi economici, temporali e anche per difficoltà nel cambio di rotta del biglietto. L'idea allora è quella di partire da Melbourne e percorrere la Great Ocean Road (la strada panoramica più famosa d' Australia) ed arrivare ad Adelaide e poi tornare a Melbourne.Il tutto sono all' incirca 3500km ma potrebbero diventare 5000km aggiungendo destinazioni nei dintorni. Siamo finalmente soddisfatti di questa alternativa che ci siamo reinventati ed ecco che succede l'inaspettato: i manifestanti a Bangkok abbandonano l' aeroporto. Questo significa che il nostro volo verrà probabilmente confermato.. problema risolto?? assolutamente no!! siamo troppo complicati perchè sia così. A parte il dubbio sulla stabilità della situazione in Thailandia, specie a fronte delle nuove elezioni che potrebbero rivelarsi un flop, ci rendiamo conto che forse l' idea di andare fino in fondo nella nostra scoperta dell' Australia ci piaceva ...
Da qui inizia il nostro calvario : ))
Per due giorni non facciamo che cambiare idea ogni minuto : )
Nel frattempo ci distraiamo visitando Melbourne che Ale ha ribattezzato Merdourne : ) In realtà la città è bella o quantomeno si percepisce già solo passeggiando che è molto attiva ma noi abbiamo una certa ostilità nei suoi confronti per l'insopportabile clima variabile e soprattutto per il suo odiatissimo CITY LINK che tradotto non è altro che un trucco per far pagare multe ai turisti (che noi ovviamente non pagheremo).
Abbiamo percorso a piedi il centro camminando per km: siamo arrivati ai giardini botanici e siamo saliti sulla Rialto Tower da cui il panorama, specie di notte quando tutto è illuminato, è veramente bello.



Proprio in questi gironi si sta svolgendo in città il campionato mondiale di calcio dei senzatetto: non ho capito se i giocatori lo siano (alcuni lo sembrano) o se si raccolgano fondi in loro favore.



Ci fermiamo nel campo allestito vicino al fiume a tifare per l' Italia: giusto una constatazione sulla squadra che non vuole avere nessuna vena razzista.. su 5 giocatori 3 erano di colore!!Vabbè che l' elemento rappresentativo dell' Italia era proprio triste: è entrato in campo con gli occhiali da sole!!!
Durante la nostra visita della città non manca comunque una tappa alla Thai: ormai conosciamo tutti nell' ufficio : )
Ci viene detto che nulla può essere cambiato o confermato prima del 5 perchè prima di quella data è tutto " congelato".
Per ingannare l' attesa decidiamo di noleggiare una macchina per un paio di giorni per visitare il Wilson Promontory, il punto più meridionale dell' Australia continentale (la stiamo proprio girando tutta da angolo ad angolo).
Il parco nazionale comprende delle baie stupende di sabbia bianca e punti panoramici bellissimi ma il cielo è coperto di nuvole dense e scure e c'è un vento freddissimo .. passiamo quasi tutto il tempo in macchina e ovviamente il nostro oggetto di discussione continua ad essere cosa fare nei giorni successivi.
Ale tenta di mangiare un pezzo di pane e in un attimo è invaso dai pappagalli: uno si posa sulla sua schiena e gli sale sulla spalla e resta lì cercando di ottenere qualche briciola.
Anche quando riscappiamo in macchina continuano a bussare al vetro e sul tettuccio cercando di entrare: che ingordi!
Cala la notte e non abbiamo ancora le idee chiare.
La decisione verrà presa l'indomani mattina davanti a due cappuccini del Mc Donald's: restiamo in Australia fino al 20 e confermaimo poi il volo da Bangkok il 21
Finalmente ci siamo!!! E invece no! Non avevamo calcolato che la Thai non opera tutti i gironi sulla tratta Melbourne- Bangkok e quindi il 20 non possiamo partire.
Alla fine anticipiamo il rientro di 4 giorni.
Partiamo immediatamente alla scoperta del South Australia: le cose da vedere sono molte e soprattutto separate le une dalle altre da km e km.
Giusto il tempo di confermare la macchina per altri 12 giorni e siamo in marcia.. ovviamente tentando l' ardua impresa di uscire da Melbourne senza passare per il temutissimo City Link ( ah faccio anche notare che se per sbaglio imbocchi questa strada a pagamento sorvegliata da videocamere non incontri nessun casello o punto per pagare: se non hai già un permesso valido per evitare la multa devi telefonare al customer service MENTRE SEI ALLA GUIDA e fornire i dettagli della carta di credito: ma guidare al cellulare non è un' infrazione?? Bel sistema del cavolo).
E così siamo pronti a questa ultima avventura in questa ultima percentuale d' Australia.
partiamo percorrendo la Great Ocean Road, la strada panoramica più famosa del Continente.
La prima tappa è stata Bells Beach, baia famosa perchè qui è stata girata la scena finale del film Point Break con l' onda di oltre 40m ... peccato che quando siamo andati noi il mare era piattissimo!! Ma la spiaggia è comnque molto bella.




Il tratto vicino Melbourne, da Anglesea ad Apollo Bay è spettacolare: ad ogni angolo ti fermi stupito ad osservare il mare e i paesaggi.



Avevamo in programma di percorrerne un bel tratto in giornata ma è impossibile non fermarsi di continuo a fare foto e mentre la sera arriva siamo ancora ad Apollo Bay per cui decidiamo di cercare un posto dove stare per evitare di trascorrere un' altra notte in macchina.
I primi posti dove chiediamo sono pieni per via delle vacanze scolastiche ed ecco che, come spesso accade quando sembra mettersi male, arriva la svolta: l' ostello YHA di Apollo Bay.





L' edificio è nuovissimo e arredato con gusto, gli spazi comuni sono puliti ed oserei dire perfino eleganti e la camera è all' altezza di un Hotel.
La cucina poi è attrezzatissima: neanche ad Ikea si troverebbero tutti quegli utensili e c'è perfino un vaso con odori e spezie ad uso degli ospiti.
Con un minimo di ulteriore diffidenza dico ad Ale che resta sempre da valutare il bagno ma come apriamo la porta notiamo che non solo è profumato e pulitissimo: è nuovissimo e dotato di asciugacapelli, sapone e perfino la radio!!
Mai visto un ostello così!Che bella sensazione dormire in un letto appena rifatto con cura e con le lenzuola che profumano di pulito!Fa venire voglia di casa.. ( quando però il letto me lo rifà mamma perchè altrimenti come dice lei.. io tiro su la "rapazzola": ) )
Ci serviva proprio per ricaricarci anche perchè la mattina seguente saremo di nuovo in marcia.
Finalmente arriviamo nel punto più famoso della Great Ocean Road: i dodici apostoli.
Si tratta di affioramenti rocciosi altissimi ( al momento però sono sei sono ancora visibili).
Avevo visto diverse foto di questo lookout ma devo dire che nessuna rende l' effetto che fa essere lì.. è uno spettacolo da togliere il fiato!





Altrettanto bella è la baia successiva: Loch Ard and Gorge.
E' una baia piccolina chiusa tra una gorge e un arco, come dice il nome stesso.
E' un posto selvaggio e affascinante.
A noi ha ricordato l' ambientazione dell' Odissea: è un posto veramente suggestivo, ci aspettavamo di vedere Ulisse arrivare da un momento all'altro! :)




L' ultima parte della Great Ocean Road è meno spettacolare ma comunque molto bella: è una piacevole visita delle colline circostanti e il paesaggio è molto rilassante.
Facciamo una breve sosta per visitare le triplet falls e poi di nuovo in marcia.



Passiamo il confine del Victoria: finalmente siamo in South Australia.
Ci fermiamo alla dogana per mangiare le arance che avevamo dietro per evitare controlli (che in realtà non fanno mai).
Mentre a pranzo ci fermiamo per un bbq vicino la spiaggia ( : ( probabilmente l' ultimo dei nostri adorati bbq australiani) provo a telefonare per prendere appuntamento per un tour che avremmo voluto fare il martedì a Baird Bay: nuotare con i delfini e i leoni marini (uno dei motivi che ci ha spinti in questo viaggio).
Il tipo però mi fa capire che a causa del tempo instabile il tour non è garantito e che per avere maggiori possibilità l' ideale era essere lì il Lunedì mattina poichè era previsto bel tempo.
Morale.. abbiamo poco più di 24 ore per raggiungere Baird Bay il che significa all' incirca 1000km. Ma accettiamo.. vogliamo troppo andarci!
Tappa intermedia è il famoso quanto misterioso Blue Lake presso Mt Gambier, il cui blu davvero incredibile non è stato ancora spiegato..



Scegliamo per la notte una piccola cittadina in riva al mare di nome Robe e qui troviamo un altro gioiello YHA: si tratta di un casale del 1800 restaurato e adibito ad ostello, anche se sembra molto più un B&B.
La nostra camera è davvero bella e spaziosa e l' edificio è dotato perfino di una biblioteca.
I proprietari sono tipi alla mano e un pò strani, specialmente lui che se ne va in giro con la birra in mano e il suo pappagallino sulla spalla!!
L' unico difetto è che credo le porte delle camere, almeno della nostra, non sono mai state cambiate dall'800 e ogni volta che proviamo a chiudere ci resta la maniglia in mano.
Ci svegliamo freschi e riposati e ci prepariamo al nostro tour de force: Ale guida per ore ed ore ma ormai sembra abituato e forse la carica degli ultimi giorni non gli fa sentire la stanchezza.
Ad ora di pranzo siamo ad Adelaide e ci fermiamo in centro per un fish & chips (altra cosa che ci mancherà in Italia).
Devo dire che Adelaide ci ha fatto un' impressione abbastanza buona e non ha l' aspetto anonimo che ci aspettavamo.
Sebbene sia domenica e i negozi siano chiusi, il centro è abbastanza movimentato e con questa giornata di sole possiamo apprezzare la luce delle strade che, a differenza di Sydney e Melbourne, non sono oscurate da nuvole e grattacieli.
Dopo esserci rifocillati siamo di nuovo in macchina per ore: ad un tratto il paesaggio si fa più desertico ed ecco spuntare la famosa terra rossa ai lati della strada.
Ecco di nuovo la "NOSTRA AUSTRALIA" .. quella che non è fatta di grandi palazzi ma di natura selvaggia, canguri e tramonti colorati.




Guidiamo fino al calare della notte poi ci fermiamo in una piazzola di sosta: siamo a 200km dalla meta.
La notte è fredda e dormo scomodissima ma fortunatamente alle 5.30 abbiamo la sveglia per completare l' ultima tratta del percorso per Baird Bay.
Puntuali prima delle 9 siamo in spiaggia, il cui accesso non è ben indicato ed è costituito da una strada sterrata ma in buone condizioni, almeno per i nostri standard!
Il posto è a dir poco meraviglioso nella sua semplicità..ed è così rilassante..
E' la giornata ideale per il tour perchè il sole splende senza nessuna nuvola.
La bella notizia è che saremo solo in 4 e quindi non dovremo sgomitare per avvicinare un delfino o un leone marino.. la brutta notizia è che nonostante il tepore della giornata, la temperatura media dell' acqua è 18 gradi.. praticamente il GELO!!!!
Riprendo io, Alessandro..
Ma non ci facciamo scoraggiare!!muta corta, maschera e boccaglio e via sulla barca!incontriamo subito i delfini e di corsa ci buttiamo in acqua..i primi istanti boccheggiavo per il freddo ma poi, appena è arrivato un branco di delfini ho cominciato a giocare con loro e mi sono riscaldato!è impressionante vedere quanto si divertano a giocare, soprattutto quando ci si immerge con loro. Dopo alcuni minuti i delfini riprendono il largo e noi risaliamo sulla barca diretti al santuario dei leoni marini!subito un paio ci vengono incontro vogliosi di giocare e appena scendiamo in acqua iniziano a fare capriole!che spettacolo, è un’esperienza incredibile, credo una delle più belle in vita mia!essere a contatto con animali che pensavo di vedere solo in un documentario..e il tutto accade senza essere forzato!gli animali sono nel loro habitat naturale. Nonostante il momento idilliaco, il freddo comincia a farsi sentire e quando alla fine i denti sbattono tra di loro, siamo forzati ad uscire..che peccato, sarei rimasto tutto il giorno in acqua!





La zona ci piace talmente tanto che decidiamo di fermarci per la notte.
Passiamo prima a Streaky Bay per i rifornimenti dato che è l’ unico paesino con il supermercato nella zona.
Non so perché questo paese mi è piaciuto troppo: non c’era niente di particolare ma forse per l’ aria di tranquillità ci andrei a vivere!!!
Siamo anche stati fortunati perché è una giornata di sole bellissima e tutto il paesaggio risulta più aperto e limpido.
L’ ostello in cui siamo diretti si trova qualche km più a sud, vicino Venus Bay: anche questa volta la struttura somiglia poco ad un ostello.
E’ un grande casale di campagna immerso in una proprietà di 3000 acri a ridosso del mare.



La cosa bella è che siamo gli unici ospiti e quindi abbiamo tutto il grande rustico della cucina, la sala tv, il bagno etc tutto per noi!
Ad essere sinceri solo ad ora di cena scopriamo che non siamo esattamente gli unici ospiti: da una fessura della cucina fa capolino un topo!!!
Che schifo!
Ci armiamo prima con una scopa, poi con una mazza da golf .. ma niente: fa perdere le sue tracce!
Il posto resta comunque molto bello e rilassante: c’è perfino un grande frigo con alcolici che la padrona ha chiamato “honesty box” perché gli ospiti possono usufruire e poi lasciare i soldi per quanto consumato … in Italia una cosa del genere non potrebbe mai funzionare!
La mattina seguente abbiamo continuato il viaggio lungo la Eyre Peninsula e abbiamo visto baie spettacolari e distese di sabbia bianca simili ai paesaggi del Western Australia. Menzione particolae merita Coffin Bay, dove però mi hanno deluso le ostriche, che dovrebbero essere tra le più buone al mondo...a me hanno un pò disgustato..






Ad Elliston, piccola cittadina lungo la strada, abbiamo percorso un tratto di costa panoramico decorato con sculture kitsch stile australiano: finora abbiamo evitato di fotografare le varie aragoste giganti o i pappagalli enormi etc.. ma questa era troppo!!!



Abbiamo anche visitato un posto piuttosto sconosciuto e deserto, accessibile da una strada sterrata, è il posto in assoluto per me più bello in Australia (forse dalla foga sto esagerando, ma sicuramente tra i più belli) e si chiama Point Gibbon. Sembrava di essere sulla luna!eravamo solo noi in un’immensa distesa bianca su cui si innalzano dune molto alte..senza parole..
Questo è quello che volevamo rivedere prima di andarcene dall’ Australia: era proprio quello di cui avevamo bisogno anche se purtroppo l’ acqua è troppo fredda per un bagno!
Credo che le foto descrivano meglio delle parole….. giudicate voi!
Su picasa le metto poi, perché devo risolvere il problema dei puntini neri che vedete in alcune foto (devo pulire i filtri) che posso correggere con Photoshop ma ci vuole tempo!!