giovedì 11 dicembre 2008

QUELLA PICCOLA PERCENTUALE DI AUSTRALIA...5000KM IN 12 GIORNI!!

Ebbene si alla fine niente Thailandia.
Parto dalla fine svelando la decisione che alcuni di voi sanno già. A dire il vero la scelta è dipesa da noi in finale perchè l' aeroporto era stato riaperto e il nostro volo confermato.E' stata una decisione moooooooolto meditata: in questi ultimi due giorni abbiamo vagliato le diverse opzioni e cercato di "scaricarci" vigliaccamente la decisione a vicenda. Avevamo, sebbene con qualche titubanza ( forse più mia ) perfino considerato l' idea di volare comunque in Thailandia atterrando a Pukhet piuttosto che a Bangkok o addirittura, anche se riluttanti ( e questa volta più Ale di me ) di tornare a casa in anticipo. Alla fine avevamo trovato una soluzione di mezzo: restare ancora per un paio di settimane in Australia e visitare il South Australia, ovvero quella piccola percentuale di Australia che avevamo necessariamente dovuto escludere dal nostro itinerario. Ci spaventa un pò l' idea di vivere da backpacker altre due settimane ( con tutto ciò che questo comporta): lo so che molti leggendo dall' Italia rideranno ma so anche che chi è stato o è qui come noi capirà quando dico che.. avevamo bisogno di un pò di vacanza!!! Poi però ci abituiamo all' idea e ci scopriamo contenti sul serio di completare veramente questo giro dell' Australia e di visitare questa zona che certo non meritava di essere tralasciata(cosa che noi avevamo dovuto fare per questioni logistiche di tempo). Presi dall' entusiasmo ipotizziamo anche di attraversare tutto il South Australia e spingerci fino a Perth: sarebbe bello, pensiamo, finire il viaggio lì dove abbiamo iniziato e in quella città dove ci siamo trovati così bene e rincontrare anche Ila e Fabio che sono appena tornati in Australia!! Presto però almeno questo ultimo progetto viene abbandonato per motivi economici, temporali e anche per difficoltà nel cambio di rotta del biglietto. L'idea allora è quella di partire da Melbourne e percorrere la Great Ocean Road (la strada panoramica più famosa d' Australia) ed arrivare ad Adelaide e poi tornare a Melbourne.Il tutto sono all' incirca 3500km ma potrebbero diventare 5000km aggiungendo destinazioni nei dintorni. Siamo finalmente soddisfatti di questa alternativa che ci siamo reinventati ed ecco che succede l'inaspettato: i manifestanti a Bangkok abbandonano l' aeroporto. Questo significa che il nostro volo verrà probabilmente confermato.. problema risolto?? assolutamente no!! siamo troppo complicati perchè sia così. A parte il dubbio sulla stabilità della situazione in Thailandia, specie a fronte delle nuove elezioni che potrebbero rivelarsi un flop, ci rendiamo conto che forse l' idea di andare fino in fondo nella nostra scoperta dell' Australia ci piaceva ...
Da qui inizia il nostro calvario : ))
Per due giorni non facciamo che cambiare idea ogni minuto : )
Nel frattempo ci distraiamo visitando Melbourne che Ale ha ribattezzato Merdourne : ) In realtà la città è bella o quantomeno si percepisce già solo passeggiando che è molto attiva ma noi abbiamo una certa ostilità nei suoi confronti per l'insopportabile clima variabile e soprattutto per il suo odiatissimo CITY LINK che tradotto non è altro che un trucco per far pagare multe ai turisti (che noi ovviamente non pagheremo).
Abbiamo percorso a piedi il centro camminando per km: siamo arrivati ai giardini botanici e siamo saliti sulla Rialto Tower da cui il panorama, specie di notte quando tutto è illuminato, è veramente bello.



Proprio in questi gironi si sta svolgendo in città il campionato mondiale di calcio dei senzatetto: non ho capito se i giocatori lo siano (alcuni lo sembrano) o se si raccolgano fondi in loro favore.



Ci fermiamo nel campo allestito vicino al fiume a tifare per l' Italia: giusto una constatazione sulla squadra che non vuole avere nessuna vena razzista.. su 5 giocatori 3 erano di colore!!Vabbè che l' elemento rappresentativo dell' Italia era proprio triste: è entrato in campo con gli occhiali da sole!!!
Durante la nostra visita della città non manca comunque una tappa alla Thai: ormai conosciamo tutti nell' ufficio : )
Ci viene detto che nulla può essere cambiato o confermato prima del 5 perchè prima di quella data è tutto " congelato".
Per ingannare l' attesa decidiamo di noleggiare una macchina per un paio di giorni per visitare il Wilson Promontory, il punto più meridionale dell' Australia continentale (la stiamo proprio girando tutta da angolo ad angolo).
Il parco nazionale comprende delle baie stupende di sabbia bianca e punti panoramici bellissimi ma il cielo è coperto di nuvole dense e scure e c'è un vento freddissimo .. passiamo quasi tutto il tempo in macchina e ovviamente il nostro oggetto di discussione continua ad essere cosa fare nei giorni successivi.
Ale tenta di mangiare un pezzo di pane e in un attimo è invaso dai pappagalli: uno si posa sulla sua schiena e gli sale sulla spalla e resta lì cercando di ottenere qualche briciola.
Anche quando riscappiamo in macchina continuano a bussare al vetro e sul tettuccio cercando di entrare: che ingordi!
Cala la notte e non abbiamo ancora le idee chiare.
La decisione verrà presa l'indomani mattina davanti a due cappuccini del Mc Donald's: restiamo in Australia fino al 20 e confermaimo poi il volo da Bangkok il 21
Finalmente ci siamo!!! E invece no! Non avevamo calcolato che la Thai non opera tutti i gironi sulla tratta Melbourne- Bangkok e quindi il 20 non possiamo partire.
Alla fine anticipiamo il rientro di 4 giorni.
Partiamo immediatamente alla scoperta del South Australia: le cose da vedere sono molte e soprattutto separate le une dalle altre da km e km.
Giusto il tempo di confermare la macchina per altri 12 giorni e siamo in marcia.. ovviamente tentando l' ardua impresa di uscire da Melbourne senza passare per il temutissimo City Link ( ah faccio anche notare che se per sbaglio imbocchi questa strada a pagamento sorvegliata da videocamere non incontri nessun casello o punto per pagare: se non hai già un permesso valido per evitare la multa devi telefonare al customer service MENTRE SEI ALLA GUIDA e fornire i dettagli della carta di credito: ma guidare al cellulare non è un' infrazione?? Bel sistema del cavolo).
E così siamo pronti a questa ultima avventura in questa ultima percentuale d' Australia.
partiamo percorrendo la Great Ocean Road, la strada panoramica più famosa del Continente.
La prima tappa è stata Bells Beach, baia famosa perchè qui è stata girata la scena finale del film Point Break con l' onda di oltre 40m ... peccato che quando siamo andati noi il mare era piattissimo!! Ma la spiaggia è comnque molto bella.




Il tratto vicino Melbourne, da Anglesea ad Apollo Bay è spettacolare: ad ogni angolo ti fermi stupito ad osservare il mare e i paesaggi.



Avevamo in programma di percorrerne un bel tratto in giornata ma è impossibile non fermarsi di continuo a fare foto e mentre la sera arriva siamo ancora ad Apollo Bay per cui decidiamo di cercare un posto dove stare per evitare di trascorrere un' altra notte in macchina.
I primi posti dove chiediamo sono pieni per via delle vacanze scolastiche ed ecco che, come spesso accade quando sembra mettersi male, arriva la svolta: l' ostello YHA di Apollo Bay.





L' edificio è nuovissimo e arredato con gusto, gli spazi comuni sono puliti ed oserei dire perfino eleganti e la camera è all' altezza di un Hotel.
La cucina poi è attrezzatissima: neanche ad Ikea si troverebbero tutti quegli utensili e c'è perfino un vaso con odori e spezie ad uso degli ospiti.
Con un minimo di ulteriore diffidenza dico ad Ale che resta sempre da valutare il bagno ma come apriamo la porta notiamo che non solo è profumato e pulitissimo: è nuovissimo e dotato di asciugacapelli, sapone e perfino la radio!!
Mai visto un ostello così!Che bella sensazione dormire in un letto appena rifatto con cura e con le lenzuola che profumano di pulito!Fa venire voglia di casa.. ( quando però il letto me lo rifà mamma perchè altrimenti come dice lei.. io tiro su la "rapazzola": ) )
Ci serviva proprio per ricaricarci anche perchè la mattina seguente saremo di nuovo in marcia.
Finalmente arriviamo nel punto più famoso della Great Ocean Road: i dodici apostoli.
Si tratta di affioramenti rocciosi altissimi ( al momento però sono sei sono ancora visibili).
Avevo visto diverse foto di questo lookout ma devo dire che nessuna rende l' effetto che fa essere lì.. è uno spettacolo da togliere il fiato!





Altrettanto bella è la baia successiva: Loch Ard and Gorge.
E' una baia piccolina chiusa tra una gorge e un arco, come dice il nome stesso.
E' un posto selvaggio e affascinante.
A noi ha ricordato l' ambientazione dell' Odissea: è un posto veramente suggestivo, ci aspettavamo di vedere Ulisse arrivare da un momento all'altro! :)




L' ultima parte della Great Ocean Road è meno spettacolare ma comunque molto bella: è una piacevole visita delle colline circostanti e il paesaggio è molto rilassante.
Facciamo una breve sosta per visitare le triplet falls e poi di nuovo in marcia.



Passiamo il confine del Victoria: finalmente siamo in South Australia.
Ci fermiamo alla dogana per mangiare le arance che avevamo dietro per evitare controlli (che in realtà non fanno mai).
Mentre a pranzo ci fermiamo per un bbq vicino la spiaggia ( : ( probabilmente l' ultimo dei nostri adorati bbq australiani) provo a telefonare per prendere appuntamento per un tour che avremmo voluto fare il martedì a Baird Bay: nuotare con i delfini e i leoni marini (uno dei motivi che ci ha spinti in questo viaggio).
Il tipo però mi fa capire che a causa del tempo instabile il tour non è garantito e che per avere maggiori possibilità l' ideale era essere lì il Lunedì mattina poichè era previsto bel tempo.
Morale.. abbiamo poco più di 24 ore per raggiungere Baird Bay il che significa all' incirca 1000km. Ma accettiamo.. vogliamo troppo andarci!
Tappa intermedia è il famoso quanto misterioso Blue Lake presso Mt Gambier, il cui blu davvero incredibile non è stato ancora spiegato..



Scegliamo per la notte una piccola cittadina in riva al mare di nome Robe e qui troviamo un altro gioiello YHA: si tratta di un casale del 1800 restaurato e adibito ad ostello, anche se sembra molto più un B&B.
La nostra camera è davvero bella e spaziosa e l' edificio è dotato perfino di una biblioteca.
I proprietari sono tipi alla mano e un pò strani, specialmente lui che se ne va in giro con la birra in mano e il suo pappagallino sulla spalla!!
L' unico difetto è che credo le porte delle camere, almeno della nostra, non sono mai state cambiate dall'800 e ogni volta che proviamo a chiudere ci resta la maniglia in mano.
Ci svegliamo freschi e riposati e ci prepariamo al nostro tour de force: Ale guida per ore ed ore ma ormai sembra abituato e forse la carica degli ultimi giorni non gli fa sentire la stanchezza.
Ad ora di pranzo siamo ad Adelaide e ci fermiamo in centro per un fish & chips (altra cosa che ci mancherà in Italia).
Devo dire che Adelaide ci ha fatto un' impressione abbastanza buona e non ha l' aspetto anonimo che ci aspettavamo.
Sebbene sia domenica e i negozi siano chiusi, il centro è abbastanza movimentato e con questa giornata di sole possiamo apprezzare la luce delle strade che, a differenza di Sydney e Melbourne, non sono oscurate da nuvole e grattacieli.
Dopo esserci rifocillati siamo di nuovo in macchina per ore: ad un tratto il paesaggio si fa più desertico ed ecco spuntare la famosa terra rossa ai lati della strada.
Ecco di nuovo la "NOSTRA AUSTRALIA" .. quella che non è fatta di grandi palazzi ma di natura selvaggia, canguri e tramonti colorati.




Guidiamo fino al calare della notte poi ci fermiamo in una piazzola di sosta: siamo a 200km dalla meta.
La notte è fredda e dormo scomodissima ma fortunatamente alle 5.30 abbiamo la sveglia per completare l' ultima tratta del percorso per Baird Bay.
Puntuali prima delle 9 siamo in spiaggia, il cui accesso non è ben indicato ed è costituito da una strada sterrata ma in buone condizioni, almeno per i nostri standard!
Il posto è a dir poco meraviglioso nella sua semplicità..ed è così rilassante..
E' la giornata ideale per il tour perchè il sole splende senza nessuna nuvola.
La bella notizia è che saremo solo in 4 e quindi non dovremo sgomitare per avvicinare un delfino o un leone marino.. la brutta notizia è che nonostante il tepore della giornata, la temperatura media dell' acqua è 18 gradi.. praticamente il GELO!!!!
Riprendo io, Alessandro..
Ma non ci facciamo scoraggiare!!muta corta, maschera e boccaglio e via sulla barca!incontriamo subito i delfini e di corsa ci buttiamo in acqua..i primi istanti boccheggiavo per il freddo ma poi, appena è arrivato un branco di delfini ho cominciato a giocare con loro e mi sono riscaldato!è impressionante vedere quanto si divertano a giocare, soprattutto quando ci si immerge con loro. Dopo alcuni minuti i delfini riprendono il largo e noi risaliamo sulla barca diretti al santuario dei leoni marini!subito un paio ci vengono incontro vogliosi di giocare e appena scendiamo in acqua iniziano a fare capriole!che spettacolo, è un’esperienza incredibile, credo una delle più belle in vita mia!essere a contatto con animali che pensavo di vedere solo in un documentario..e il tutto accade senza essere forzato!gli animali sono nel loro habitat naturale. Nonostante il momento idilliaco, il freddo comincia a farsi sentire e quando alla fine i denti sbattono tra di loro, siamo forzati ad uscire..che peccato, sarei rimasto tutto il giorno in acqua!





La zona ci piace talmente tanto che decidiamo di fermarci per la notte.
Passiamo prima a Streaky Bay per i rifornimenti dato che è l’ unico paesino con il supermercato nella zona.
Non so perché questo paese mi è piaciuto troppo: non c’era niente di particolare ma forse per l’ aria di tranquillità ci andrei a vivere!!!
Siamo anche stati fortunati perché è una giornata di sole bellissima e tutto il paesaggio risulta più aperto e limpido.
L’ ostello in cui siamo diretti si trova qualche km più a sud, vicino Venus Bay: anche questa volta la struttura somiglia poco ad un ostello.
E’ un grande casale di campagna immerso in una proprietà di 3000 acri a ridosso del mare.



La cosa bella è che siamo gli unici ospiti e quindi abbiamo tutto il grande rustico della cucina, la sala tv, il bagno etc tutto per noi!
Ad essere sinceri solo ad ora di cena scopriamo che non siamo esattamente gli unici ospiti: da una fessura della cucina fa capolino un topo!!!
Che schifo!
Ci armiamo prima con una scopa, poi con una mazza da golf .. ma niente: fa perdere le sue tracce!
Il posto resta comunque molto bello e rilassante: c’è perfino un grande frigo con alcolici che la padrona ha chiamato “honesty box” perché gli ospiti possono usufruire e poi lasciare i soldi per quanto consumato … in Italia una cosa del genere non potrebbe mai funzionare!
La mattina seguente abbiamo continuato il viaggio lungo la Eyre Peninsula e abbiamo visto baie spettacolari e distese di sabbia bianca simili ai paesaggi del Western Australia. Menzione particolae merita Coffin Bay, dove però mi hanno deluso le ostriche, che dovrebbero essere tra le più buone al mondo...a me hanno un pò disgustato..






Ad Elliston, piccola cittadina lungo la strada, abbiamo percorso un tratto di costa panoramico decorato con sculture kitsch stile australiano: finora abbiamo evitato di fotografare le varie aragoste giganti o i pappagalli enormi etc.. ma questa era troppo!!!



Abbiamo anche visitato un posto piuttosto sconosciuto e deserto, accessibile da una strada sterrata, è il posto in assoluto per me più bello in Australia (forse dalla foga sto esagerando, ma sicuramente tra i più belli) e si chiama Point Gibbon. Sembrava di essere sulla luna!eravamo solo noi in un’immensa distesa bianca su cui si innalzano dune molto alte..senza parole..
Questo è quello che volevamo rivedere prima di andarcene dall’ Australia: era proprio quello di cui avevamo bisogno anche se purtroppo l’ acqua è troppo fredda per un bagno!
Credo che le foto descrivano meglio delle parole….. giudicate voi!
Su picasa le metto poi, perché devo risolvere il problema dei puntini neri che vedete in alcune foto (devo pulire i filtri) che posso correggere con Photoshop ma ci vuole tempo!!