sabato 22 agosto 2009

SI RIPARTE! (Alessandra)

Eccoci di nuovo qui, zaino in spalla.
Dopo mesi di lavoro seduti alla scrivania sognando posti lontani con la sensazione che questo momento non dovesse arrivare mai..
Come al solito abbiamo fatto diverse ricerche su internet basandoci più sui consigli di altri viaggiatori che sulle offerte promozionali delle agenzie.
L’itinerario prevede 3 settimane in Malesia, con una visuale generale delle destinazioni più affascinanti per i nostri gusti, e poi di nuovo l’Australia!

MALAYSIA …. TRULY ASIA

Si parte con volo Emirates alle tre di pomeriggio del 13 Agosto.
Fortunatamente i saluti a casa mia sono brevi e indolori:le mie sorelle e le mie amiche sono partite e soprattutto i soliti primi tre in cima alla mia lista sono già in Calabria ( non credo ci sia bisogno di fare nomi ; ) ).
Lascio i genitori di Ale nelle mani di mia madre e di Ninetto e decolliamo alla volta di Kuala Lumpur, previo scalo di tre ore a Dubai.
Eravamo curiosi di volare finalmente con Emirates dopo i tanti commenti positivi sentiti sulla compagnia: il nostro modesto parere è che, se non fosse per lo schermetto personale che ti permette di scegliere film musica e giochi, tutto sommato il servizio della Thai è migliore.
Arriviamo a Kuala Lumpur abbastanza provati dal viaggio.


All’ aeroporto provano subito a rifilarci un luxury taxi ma noi ci teniamo ovviamente sul budget e per 74 rm ci facciamo portare in città.
Il tragitto dura circa un’ ora. Kuala lumpur sembra avvolta da una coltre di smog.
Arriviamo alla guesthouse prenotata dall’ Italia: si chiama Attapsana ed è in pieno centro.
E’ gestita da musulmani ed è infatti sconsigliato consumare e conservare carne di maiale all’ interno dell’ edificio.
Abbiamo l’aria condizionata in camera (il che con l’ umidità in città è davvero apprezzabile) ma per il resto la struttura non è niente piu che una pensioncina con il bagno in comune: un buco in cui ti puoi fare la doccia seduto sul water!


Comunque per gli standard asiatici va più che bene e per il prezzo pagato è più che accettabile.
Nel frattempo arriva un acquazzone tropicale e per un po’ si scatenano tuoni e lampi.
Appena la situazione si fa più tranquilla usciamo nei dintorni per comprare piccole cose che ci servono e per trovare un posto dove mangiare.
Camminiamo per i viali vicino al centro: Kuala Lumpur è la tipica città asiatica caotica e accanto ad alti e nuovi hotel coesistono le abitazioni dei locali, squallide e completamente annerite dall’ umidità.
Ci fermiamo a mangiare in un uno dei tanti ristorantini con i tavolini all’aperto (ma forse chiamarli ristoranti è un eufemismo: sono banconi che preparano i piatti più tipici e li servono in condizioni igieniche quantomeno discutibili).
Il cibo comunque, se consumato ad occhi chiusi, non è male.
Torniamo in stanza per un meritato riposo: domani ci aspettano tre giorni di tour nel taman negara, la foresta tropicale più antica del mondo.

15, 16 e 17 agosto… TAMAN NEGARA

La mattina ci vengono a prendere davanti alla guesthouse: mentre aspettiamo siamo ovviamente sommersi di offerte di taxi come sempre se cammini con un borsone in una città asiatica.
Notiamo subito che i nostri compagni di viaggio sono prevalentemente italiani e questo non ci stupisce molto: quello che ci sorprende di piu è che non siano solo ragazzi ma anche famiglie con bambini.
Per arrivare al Taman Negara il viaggio è abbastanza lungo: dopo circa 4 ore di pullman ci si imbarca su una lunga barca di legno e si attraversa il fiume per due ore.
È un lungo fiume fangoso circondato dalla foresta pluviale. Davvero caratteristico.
Devo dire che però il panorama dalla barca è suggestivo e rilassante.





Durante la traversata inizia anche a piovere e all’ arrivo siamo completamente zuppi: benvenuti nella rain forest!
Qui i partecipanti al tour si dividono per recarsi ognuno alla struttura assegnatagli per la notte: quasi tutti si dirigono verso sinistra, su di una piccola collinetta dove sorgono piccoli chalet e un paio di resort, a noi invece viene detto di andare a destra … verso il villaggio.
Bhè volevamo immergersi nella cultura e non vivere il viaggio da meri turisti e in effetti ci ritroviamo a camminare carichi come muli tra baracche e galline scorrazzanti.
Arriviamo alla fine del villaggio e passiamo anche davanti a dei caratteristici chalet in legno, illudendoci di essere arrivati ma non vediamo traccia del posto da noi prenotato.. forse l’errore è proprio che cerchiamo tra gli chalet mentre ci accorgiamo che si tratta di un ostello.
Quando un bambino malesiano sovrappeso ci accompagna davanti al famigerato “Dakiri Hostel” inizio a temere il peggio.
Ci viene mostrata la camera: non c’è poi molto da mostrare .. 4 mura nere dall ‘ umidità e il pavimento coperto con pezzi di carta di colori diversi.
La padrona di casa cerca di rendersi gentile portandoci asciugamani e sapone ed è molto sorridente ma quando lei chiude la porta alle sua spalle e Ale va alla scoperta del bagno è la fine!
Lui inizialmente mi fa: “niente di grave c’è solo la tazza un po’ bassa” …. Più che bassa: raso terra, un buco sul pavimento ovvero il temutissimo BAGNO ALLA TURCA!!
Io scoppio in un pianto isterico, Ale sembra rassegnato e non troppo turbato: sfido io fa la pipì in piedi!!
So che teoricamente sono anche più igienici ma io odio i bagni alla turca e poi quel bangetto umido e vecchio è di uno squallore indescrivibile.
Ale riesce comunque a calmarmi ricordandomi che siamo venuti per vedere la foresta e che in ogni caso sono solo due notti (e soprattutto promettendomi che per il mio compleanno ci concederemo un hotel di lusso a kuala lumpur ; ) !!)
Il mio intestino comunque si lascia convincere meno e promette due giorni di rigorosa stitichezza (facilitato anche dal menu del ristorante che non è altro che riso bollito accompagnato da un pezzo di pollo).
La sera si parte la prima escursione: il trekking notturno.
Gli occhi esperti della guida ci permettono di vedere diverse specie di serpenti e ragni notturni oltre che una lucertola-camaleonte.



Avvistiamo un cervo in lontananza: si vedo solo gli occhi illuminarsi come due piccoli faretti.
Ci viene addirittura il dubbio che in realtà tutti questi animali sparsi in giro siano giocattoli di plastica messi a uso e consumo dei turisti armati di macchina fotografica : )
Vediamo da vicino l’insetto stecco: un animaletto stranissimo,ha la forma è il colore di un rametto..ne vediamo anche un’esemplare femmina e uno maschio durante l’accoppiamento e la guida ci spiega che questo può durare per tre settimane .. hai capito l’animaletto!la femmina è decisamente più grande del maschio.



Finita l’ escursione si torna in camera: scegliamo di dormire con la luce accesa per mitigare il rischio di ricevere ospiti sgraditi.
Grazie anche alla molta stanchezza la notte passa.
La mattina del giorno seguente è prevista una lunga camminata nella foresta che porta fino ad un ponte di corda sospeso tra gli alberi.
Il trekking è sfiaccante e sicuramente aver visitato l’ Australia ci toglie stupore: di foreste tropicali ne abbiamo viste a decine.
Incontriamo anche uno scorpione grande e lucido: ipotizziamo anche questa volta un giocattolo ma appena Ale lo dice eccolo che si muove ( forse è un giocattolo con la molla ; ) )


Arrivati al ponte ci troviamo sospesi in aria sopra le cime delle piante: anche quest’ esperienza l’ avevamo provata in Australia ma devo dire che lì tutto sembrava più sicuro mentre qui ad ogni passo il ponte balla e non sembra per niente affidabile.
Torniamo al ristorantino galleggiante sul fiume dove consumiamo tutti i nostri pasti e mangiamo riso e pollo .. che novità!
Nel pomeriggio ripartiamo verso il fiume e questa vola affrontiamo le rapide.
Data la stagione non è niente di pericoloso ma è stato divertente.
Arriviamo poi nella zona dove vive la tribù locale: indigeni nomadi che per scelta vivono ancora nelle tende e senza istruzione.
Ci presentano il capo villaggio e ci mostrano alcuni loro trucchi di sopravvivenza ( come accendere il fuco in pochi secondi) e alcune tradizioni.
E’ sicuramente un’ escursione di natura turistica ma comunque interessante.
Stremati ci rechiamo in camera e anche stavolta la notte passa tranquilla..meglio del previsto; verremo poi a sapere che dei ragazzi che hanno alloggiato nel resort sono stati accolti da un insetto di dimensioni preistoriche!!W la natura!