mercoledì 28 ottobre 2009

DA ADELAIDE A PERTH ATTRAVERSO IL NULLARBOR

Abbiamo lasciato Adelaide coperta da nuvole grigie e preannuncianti pioggia e abbiamo iniziato a risalire la Flerieu peninsula per poi dirigersi verso ovest.
Siamo passati per la Barossa Valley, decantata come la zona in cui vengono prodotti i vini più buoni d’ Australia: noi il vino non l’ abbiamo provato ma il paesaggio non regge assolutamente il confronto con la nostra Toscana.
Abbiamo guidato per tanti , troppi km ripassando per la bruttissima Port Augusta e ci siamo fermati a dormire vicino Whyalla: una cittadina sullo Spencer Gulf.
Il posto sarebbe stato anche carino ma qui hanno costruito ovunque industrie e l’ intera zona è destinata ad addestramento militare anche se, come scrive anche la Lonely Planet, la bella notizia è che la zona è stata denuclearizzata .. e menomale!
Tipico esempio di distruzione dell’ ambiente: purtroppo esistono anche qui.
In compenso il campeggio gratuito è molto carino: a ridosso del mare e dotato di bagni e docce pulitissimi.
C’ è un vento tagliente: tutti sono in camper noi decidiamo di azzardare comunque la tenda e ci siamo perfino costruiti una coperta di giornali.. mica fessi i barboni!



Tutto sommato ci ambientiamo bene ma di notte veniamo svegliati da rumori in lontananza: dapprima pensiamo a dei fuochi d’artificio .. niente di più sbagliato: sono gli allenamenti dei militari che proseguono fino alle 22 circa.
Che posto triste!
Sembra di essere bombardati.
La mattina ripartiamo presto: il nemico non ci ha colpito : )
Scendendo lungo la costa arriviamo fino a Sheringa bay: la spiaggia è molto bella anche se le dune rendono molto più viste dall’ alto.



Avevamo programmato di fermarsi per la notte ma c’è solo un’ altra coppia accampata e il vento è troppo forte per cui decidiamo di rifugiarsi ad Elliston, una cittadina nelle vicinanze.
Troviamo il campeggio più accogliente tra quelli in cui ci siamo fermati: l’ erba alta e la cucina al chiuso e riparata dal vento ci sembrano un lusso!
La cittadina è molto carina: percorriamo anche la strada panoramica nei dintorni che offre scorci panoramici davvero belli.





Alessandro azzarda un tuffo in una piccola baia stupenda ma con l’ acqua gelida!
A pranzo ci fermiamo a Streaky Bay, una piccola cittadina sul mare dove eravamo passati l’anno scorso e che ci aveva colpito per la sua calma e tranquillità.
Mangiamo bistecche super-economiche su un tavolo da pic-nic vista mare.



La sera siamo finalmente a Ceduna: ultimo centro abitato prima di partire alla volta del Western Australia.
Dormiamo in un campeggio un po’ trasandato ma economico: i nostri “vicini” sono una coppia australiana sulla cinquantina che viaggia in camper.
Sembrano la classica coppia cordiale ma durante la notte lo sentiamo gridare con la voce rauca: shut up!!
Odio gli australiani quando bevono.
La mattina, prima di affrontare i lunghi km che ci separano dal wa, decidiamo di fermarci da un meccanico per far controllare la cinghia che cigola un po’.
Ovviamente, come sempre quando si parla di meccanici, bisogna girarne due o tre prima di trovarne uno che abbia un secondo per guardarti la macchina: dopo i primi tentativi falliti ci aiuta un ragazzo che alla fine si limita a stringere alcune viti e spruzzare un po’ di grasso e poi ci liquida con un “30 Bucks” .. MA IO DICO: UN MECCANICO A ROMA POTREBBE MAI DIRE AD UN TURISTA INGLESE “OK. SONO 30 SACCHI!” ??
Ok dopo i 30 sacchi siamo pronti : )
Dobbiamo arrivare in wa attraverso il nullarbor: il termine deriva dal latino “nessun albero” anche se gli australiani si ostinano a pronunciarlo “nalabo”.
Da Ceduna sono 1500 km di nulla .. a noi la strada sembra piuttosto noiosa anche perché dopo essere passati attraverso lo sterrato nel deserto questo ci sembra un po’ un finto outback.
Lungo il percorso si può campeggiare liberamente in ogni piazzola di sosta ma la prima sera il vento tagliente ci impedisce di montare la tenda e ci obbliga ad optare per l’ unica sistemazione nelle vicinanze, ovvero la Nullarbor roadhouse.
Prendiamo una camera budget per 2: una topaia!
Difficile trovare nulla di più squallido: un buco senza neppure una presa elettrica, un piccolo armadio con un’ anta rotta e soprattutto le lenzuola usate!
Oltretutto gli unici bagni disponibili erano quelli della roadhouse, ovvero quelli pubblici e per la doccia bisognava pagare un dollaro!
Non dobbiamo essere gli unici ad essere schifati visto che sul muro ci sono scritte di altri viaggiatori disgustati: a dire il vero c’ è anche chi c’è passato in viaggio di nozze e perfino una coppia che spera di aver concepito lì un figlio!
Noi anche lasciamo la nostra firma sul muro: “ SPERO CHE SPENDERAI I NOSTRI 50 DOLLARI IN MEDICINE!”.
La mattina le nuvole sembrano meno fitte e decidiamo di fermarci a head of bight, una baia a 15 km dal tugurio: qui da giugno ad ottobre le balene vengono a riprodursi e le mamme restano poi con i cuccioli fino a che non li hanno preparati ad affrontare il mare aperto.



L’ ingresso costa 12 dollari a persona: mentre paghiamo speriamo di averli investiti bene e che le balene siano davvero visibili ad occhio nudo .. LE FOTO PARLANO DA SOLE!










Ad un tratto tutto il nullarbor acquista un senso e vale perfino la pena aver dormito nel tugurio: sono i momenti senza prezzo che ti regalano emozioni uniche e ti fanno sentire veramente appagato.
Restiamo ore sulle piattaforme.
In tarda mattinata ripartiamo e lungo la strada avvistiamo anche una mamma emù con i cuccioli: oggi sembra di essere in un documentario.



Attraversiamo il tratto dritto più lungo d’ Australia: 146.6 km senza neppure una curva.




Ed eccoci finalmente al confine, al Border Village simpatico posto di frontiera con una roadhouse accogliente e una scultura di un canguro gigante con una lattina di Solo nella zampa : siamo in wa. Le lancette vanno spostate avanti di 2 ore e mezza: un salto nel tempo non indifferente!




Alla dogana ci controllano la macchina per controllare se trasportiamo frutta o verdura fresca: si magari!Solo scatolette..
La prima cittadina Nel Western Australia è Eucla: nelle guide è un po’ sottovalutata invece merita decisamente una visita, soprattutto il piccolo parco nazionale a ridosso della cittadina e le sue splendide dune bianche.






Oltretutto siamo soli e possiamo goderci in pace il paesaggio.
Arriviamo fino a Esperance, stupenda località nel south west.
Eravamo intenzionati a restare qualche giorno e visitare di nuovo la regione di Margaret River ma purtroppo il tempo non promette bene.
Nel campeggio di Esperance Ale si dedica a lavoretti di meccanica mentre io mi chiudo in tenda infreddolita e imbacuccata.
La mattina dopo dedichiamo che la cosa più saggia da fare è riavviarsi verso Perth: Ale all’ inizio è un po’ titubante ma bisogna arrendersi all’ evidenza del brutto tempo.
Chiamiamo Ilaria e Fabio per avvisarli e siamo troppo contenti di rivederli!
Ci fermiamo la notte successiva ad Albany, dove ovviamente troviamo il tipico cielo grigio e i soliti ameboidi buttati in ostello.
Ma sta gente che viaggia a fare?si aggirano l'intero giorno nell'ostello e la sera bevono. MA farlo a casa?
Tipiche scene:
1 - la mattina dei tipi appena svegli (8 a.m.) corrono verso io frigo e uno, trovata una lattina di birra, unica superstite della sbornia della sera precedente, grida:"yeeees" lanciando in aria il cartone vuoto..che tristezza gli ostelli..se non fosse che a volte il tempo non ti permette di andare in tenda non ci metterei piede anche perchè ormai costano troppo.

2 - uno scende in cucina in pigiama, tipico sguardo vuoto, prende una tazza, ci mette i cereali e senza metterci neanche il latte (forse ormai nello stato ameboide non ci pensa neanche più) li mangia a secco col cucchiaio guardando fisso lo stesso punto e continuando a guardare lo stesso punto si alza dopo aver finito i cereali e nella stessa tazza mette acqua di rubinetto fredda e caffè solubile (che ovviamente non si è sciolto)..

Ultimo giorno di viaggio: decidiamo di non fare una corsa verso Perth e di concederci qualche sfizio per l’ ultimo giorno di viaggio dopo un mese e mezzo di stenti e scatolette.
Percorriamo la strada panoramica che si divide tra costa, colline e foreste.
Vicino Denmark ci fermiamo a mangiare in una vineria e ordiniamo un piatto misto di formaggi.
Nelle vicinanze ci sono spiagge bellissime come Greens Pools e il d'Entrecasteaux National park dove si trova una spiaggia bellissima nella quale ogni 10 anni circa a causa dell’ azione della sabbia è avvistabile il relitto di una nave norvegese.
E dopo km e km, e una sosta mangereccia all’ Hungry Jack, siamo a Perth e da Ilaria e Fabio.
E ci sono ancora 3 settimane prima dell’ Italia : )
Per la cronaca ora ad Adelaide ci sono 34 gradi e a Perth è brutto..al solito..speriamo di riuscire a tornare al sud prima di partire!IN AUSTRALIA NON FA SEMPRE CALDO!!!