lunedì 17 gennaio 2011

vita quotidiana a Buenos Aires (Alessandra)

Oggi a BA ha piovuto e noi ne abbiamo approfittato per riposarci sul nostro materasso per terra e per lavorare. Ieri abbiamo vissuto alcune esperienze da 'portenos' ossia da veri argentini. A proposito, se dovete prendere un taxi o fare dei piccoli trasporti, potete contattare Marcelo, il ragazzo di mia sorella, che fa proprio questo come lavoro. Ecco il sito:
http://7asteriscos.blogspot.com/

Intanto alcune foto dell'ostello e della città












Siamo andati alla Boca: siamo andati al caminito che, sebbene molto turistico, è anche uno dei quartieri più autentici della città. Le case colorate sono bellissime, si bala il Tango ad ogni angolo ed è pieno di statue di cartapesta raffiguranti personaggi famosi e ovviamente i calciatori che hanno fatto la storia del Boca Juniors e dell'Argentina, come Maradona.







E' anche il quartiere del mitico stadio del Boca Juniors, la Bombonera: dista solo 400 metri dal caminito principale ma noi non siamo riusciti ad entrarci.. Al terzo blocco i
turisti sono spariti e si sono avvicinati due tipi con la moto e il casco integrale molto sospetti si sono avvicinati. Io molto coraggiosamente in un secondo mi ero già infilata in un negozio a chiedere aiuto.. ale tornerà allo stadio ad Aprile quando ripasseremo per BA ma gli ho già detto che andrà in tribuna vip e con il taxi. In alcune occasioni non si può essere risparmiatori: e per dirlo io che vengo da Torre Angela vuol dire che il pericolo è reale! La cosa particolare è che tutti indossano le magliette con i colori sociali del Boca, il blu e l'oro, azul y oro. Il Boca Juniors rappresenta la parte povera (i ricchi tifano River Plate) e per molti la squadra di calcio è la loro vita, quindi l'attaccamento alla maglia è molto forte.










Il problema più grande che abbiamo incontrato qui è rappresentato dalle monete per prendere l'autobus: infatti non si comprano biglietti ma si usano le monte direttamente sul bus, ma quando si compra qualcosa non hanno quasi mai resto in monete da dare, quindi tocca girare qualche negozio prima di poter prendere i mezzi pubblici, metro esclusa..
Abbiamo anche fatto il vaccino contro la febbre gialla, visto che in Italia non abbiamo potuto farlo per via dell'influenza..meglio perchè qui è gratuito, da noi si paga circa 40 euro. Qui in Argentina è davvero un mondo a parte, si vede che hanno una vasta base italiana, ma gli usi e costumi sono caratterizzati da sfumature molto particolari..ma di questo ne parleremo più approfonditamente in un altro post, scritto probabilmente durante le 20 ore di viaggio verso le mastodontiche cascate di Iguazu..
Tornando a ieri, la sera qui a Palermo,è il nome del quartiere, abbiamo provato la parrilla libre: in pratica la grigliata all you can eat, che magni fino a che schiatti. Abbiamo mangiato e bevuto fino a scoppiare e siamo tornati tutti e 4 in ostello un po' brilli.. il vino argentino è buono :) Ora vado che prepariamo la boscaiola: mi sa che fino a che siamo a Buenos Aires di dimagrire non se ne parla!