martedì 4 marzo 2014

Considerazioni sull’Oman: prezzi, stile di vita e rapporto con gli stranieri


Panoramica sul palazzo reale (entrata posteriore) e sul forte


Si è conclusa la nostra bellissima, seppur breve, esperienza in Oman, con la consapevolezza di tornarci nuovamente per scoprire nuovi angoli di questo meraviglioso paese e per godere dell’ospitalità dei suoi abitanti.
Voglio riassumere la nostra esperienza soffermandomi su quelli che sono i fattori chiave per chi si reca in un paese, da turista o da visitatore.
Partiamo subito con i prezzi: l’Oman è una destinazione sicura e relativamente economica. Si può affittare una macchina e girare senza problemi (magari con un navigatore ed una mappa) perché le strade sono buone, non si pagano le autostrade e i segnali sono sempre in doppia lingua (se li vedete solo in arabo vuol dire che non li dovete seguire). La benzina costa circa 20 centesimi di euro al litro e il diesel poco più. Per mangiare si spende davvero poco, parlo ovviamente dei ristoranti locali, quelli dei resort non li conosco. L’acqua e il pane arabo (ottimo) con l’hummus sono sempre gratuiti, quindi per un pasto che sazia (e sazia me!), che sia di carne o di pesce in due si spendono circa 7 euro. In alcuni posti siamo scesi addirittura fino a 4. Gli alloggi hanno un prezzo di circa 50 euro a notte per un albergo o B&B di media categoria. Gli standard in Oman sono piuttosto alti, simili ai nostri, con camere sempre enormi (miniappartamenti) e lenzuola bianche e pulite. Non si pagano gli ingressi ai parchi, anche se purtroppo il bellissimo litorale di Muscat è stato comprato dai resort e di fatto l’accesso alle spiagge è a pagamento.
Passiamo ora allo stile di vita: gli omaniti sono musulmani estremamente legati alla tradizione ma assolutamente tolleranti nei confronti degli altri. Ciò non toglie che bisogna sempre portare rispetto e vestirsi in modo consono. In ogni caso le turiste possono tranquillamente farsi il bagno in bikini e prendere il sole, nessuno dice nulla. La donna vive in casa, è raro vederne in giro, bada alla famiglia, da quello che ho visto lavorano solo in cassa e poche portano il burqa. Ovviamente ci siamo limitati a zone più turistiche e in un tempo che io considero troppo breve per giudicare (8 giorni), ma è sicuramente tangibile la loro enorme ospitalità. Come per i nostri nonni, anche qui l’ospite è sacro e lo straniero va aiutato e coccolato, tanto che gli omaniti spesso si offrono spontaneamente, e ovviamente gratis, di accompagnare le persone in qualsiasi posto. Il consiglio è quindi quello di soggiornare in case private, bellissime (hanno una cura della casa pari se non superiore alla nostra), così da avere un’esperienza diretta con gli abitanti del luogo, sempre desiderosi di dare spiegazioni.
Per quanto riguarda lo stile di vita, è molto sobrio: non si beve alcol, non ci si lascia andare a festeggiamenti sfrenati e, dunque, a parte alcuni quartieri di Muscat, l’Oman è di fatto una destinazione tranquilla, dove si va a letto presto la sera!Questo è ottimo, considerando che elimina tanto turismo feccia.
C’è ancora tanto da imparare e da sapere, per questo pensiamo seriamente di tornare ancora in questa magnifica terra!
Vi lascio con alcune immagini della capitale, Muscat (in realtà Muscat è la municipalità, poi la città vecchia si chiama Muttrah o Matrah a seconda di come lo scrivono), molto curata e incastonata in una bellissima cornice montuosa. Io ne riporto solo alcuni, ma la città è piena di bellissimi palazzi, anche semplici uffici pubblici, tutti realizzati in splendida architettura araba.




La Moschea Grande - al suo interno ci sono il secondo tappeto realizzato a mano e il secondo lampadario a sospensione più grandi al mondo
Il Teatro dell'Opera


Il suggestivo lungomare di Muscat






Il Palazzo Reale, una costruzione insolita per il suo genere, moderna, futurista e poco sfarzosa




L'ingresso principale al Palazzo Reale


La bella spiaggia di Qrum


1 commento:

Alessandra ha detto...

Alla fine di questo viaggio posso dure di essere contenta di aver accettato consigli su destinazioni alternative ai classici itinerari turistici