martedì 31 gennaio 2012

Vip si nasce non si diventa!



















Abbiamo lasciato Hua Hin con un bus notturno: proprio l’ultimo giorno abbiamo scoperto una striscia di spiaggia meno “cementata” e con belle onde (per chi dovesse recarsi a Hua Hin, cosa che potreste evitare a mio avviso, si trova dopo il carnaio di fronte all’Hilton, a metà strada circa verso Kao Takiab).
Da Hua Hin scendiamo a Krabi, sulla costa delle Andamane, punto di partenza ideale per chi vuole vedere le isole più belle tramite day trips. Viaggiamo di notte, con bus VIP: Ale alla stazione è fomentato, scarta ogni pullman che passa perché secondo lui non può essere il nostro, “non è abbastanza vip”. Ma che si aspetta la limousine?
Arriva il nostro: è come quelli passati fino a quel momento ma in realtà dentro è veramente vip. Sedie larghe, coperta e… acqua, succo di frutta, colazione e snack gratis pronti e impacchettati sui sedili! Non ho né fame né sete ma ovviamente faccio razzia di tutto (mi sa che l’unica cosa di non abbastanza vip siamo noi): in un secondo tutto finisce nello zaino (ovviamente il secondo è impiegato per accertarci, non senza interventi goffi, che il tutto sia gratuito). Il viaggio è, come sempre quando viaggiamo di notte, devastante: gli spostamenti di notte sono come la morte, appianano ogni classe sociale : ) vabbè sempre meglio del viaggio che abbiamo fatto in treno la settimana scorsa stile carro bestiame ma in ogni caso si dorme poco. Io riesco a prendere sonno bene una sola volta: sono improvvisamente svegliata da una luce della potenza di un faro in faccia. Il pullman sta facendo una sosta in una stazione intermedia (non fatevi ingannare in sud America o in Asia dalla definizione “diretto” che viene usata in maniera alquanto impropria). Vicino ad ale c’è un ragazzetto in piedi con delle buste: appena apro gli occhi riesco solo a capire che gli sta dicendo “show me ticket free”, capisco che mostrando il biglietto c’è qualcosa di gratuito e quindi esorto ale ad eseguire senza sapere di cosa si tratti. Ne ricaviamo 5 bottigliette della versione thailandese dell’Actimel. Era meglio che restavo a dormire tutto sommato! Dovevamo arrivare alle 7 ma il pullman arriva in anticipo: e ti pare! Comodo arrivare in città all’alba! L’unico caso nella storia dei trasporti asiatici di arrivo prima del previsto: ma del resto se viaggi VIP!
Alloggiamo a Krabi 5 notti (in due guesthouse diverse le prime tre e le ultime due notti perché a noi piace complicarci la vita). Qui si spende poco (la titolare della prima guesthouse dove stiamo ci fa pagare per i tour in barca il prezzo previsto per i bambini e poi, di sua sponte, ci offre un ulteriore sconto ridandoci indietro 400 bath già pagate. O le stiamo particolarmente simpatici o deve avermi trovato nello zainetto il cibo gratuito sottratto dal bus! Se sapesse quanto siamo vip…). Da qui visitiamo alcune delle isole più belle della Thailandia ma purtroppo anche tra le più gettonate dai turisti. In alcune baie le spiagge che attraccano occupano praticamente tutta la riva. Ci manca un po’ l’Australia, la sua natura incontaminata e soprattutto il rispetto per le bellezze naturali (qui permettono ai turisti di sbragarsi sui coralli è uno scempio). Però non si può dire che non sia un mare stupendo per carità. A Phi Phi Island ho pensato (giuro involontariamente) “prima o poi la natura si ribellerà a tutto questo sfruttamento”, poi mi sono ricordata che nel 2004 lo ha già fatto ma evidentemente non è bastato. Molta pover gente locale è morta, i resort, le barche e i cinesi che fanno snorkelling con il giubbottino sono ancora lì… Il tempo non ci ha aiutato ma presumo che qui il pomeriggio piova più o meno sempre: al ritorno da Phi Phi il tipo che portava la barca ha voluto farci provare l’ebbrezza delle onde sotto la pioggia (lui stava per provare l’ebbrezza dello sbratto dei passeggeri e non sa quanto ha rischiato). Abbiamo trovato Krabi una cittadina accogliente: gli abitanti sono gentili e il cibo economico (abbiamo provato una vera zuppa thai, con dentro un po’ di tutto dalla carne al pesce, dalle verdure ai ravioli cinesi fino ad una cosa non meglio identificata che potrebbe essere tofu, dado knorr o fegato indistintamente per quello che mi riguarda.) La cosa più divertente da mangiare è stato un ananas tagliato a forma di gelato: alla fine eravamo appiccicosi più delle sorpresine con la manina viscida che si trovavano nelle patatine ma ne è valsa la pena (a proposito che fine hanno fatto quelle soprese non si trovano più in commercio? Forse c’erano anche quelle nella nostra thai soup)

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