lunedì 15 dicembre 2008

L’ ULTIMO ASSAGGIO D’ AUSTRALIA

Continuiamo alla scoperta del South Australia negli ultimi giorni di avventura qui in Australia : (
Da Point Gibbon ci siamo diretti di nuovo a Port Augusta: è una piccola e bruttina città industriale ma è in una posizione strategica e rappresenta un importante crocevia per chi viaggia in questo Stato.
Da qui ci concediamo una “piccola deviazione” verso nord: 1072 km andata e ritorno!!: )
Direzione: Coober Pedy! Questa è una piccola cittadina dell’ outback: non si può dire sia bella esteticamente ma vale la pena visitarla.
Per arrivarci si guida per km e km nel nulla assoluto: sembra di stare sulla Luna!
La caratteristica più curiosa di Coober Pedy è che, a causa delle alte temperature durante il giorno e della forte escursione termica tra giorno e notte, molte delle abitazioni e dei negozi si trovano sottoterra!
E’ veramente suggestivo dormire laggiù!: )
Il nostro ostello poi è veramente carino: l’unica scomodità è che i bagni e la cucina sono al piano di sopra e ogni volta bisogna scendere e salire ripidi scalini.
Ci rinchiudiamo nell’ ostello nell’ attesa che il caldo ci dia un po’ di tregua e in tardo pomeriggio usciamo per una passeggiata.
Andiamo a visitare una piccola chiesa sotterranea veramente carina ed accogliente.
Coober Pedy è famosa anche per le numerose miniere di Opale della zona: l’ Opale è una bella pietra colorata diffusa in Australia e sembra che qui ce ne sia la più alta concentrazione.
Andiamo a visitare la bottega di un signore greco che ci mostra come riconoscere la vera Opale e ci mostra le fasi della lavorazione da pietra grezza a piccoli o grandi gioielli.
Alla fine Ale mi convince, nonostante la mia strenuante resistenza, a comprare un souvenir : )
Torniamo in Ostello e assistiamo ad uno degli spettacoli più affascinanti che la natura ci abbia regalato in Australia: un temporale nel deserto!
I lampi sono qualcosa di spaventoso: rimangono scariche elettriche visibili per qualche secondo.
E’ possibile vederle nei dettagli per alcuni istanti poi spariscono in un lieve bagliore.
Avevo visto cose del genere solo nelle foto.
Proviamo anche noi a scattarne qualcuna ma è difficilissimo: Ale riesce comunque ad immortalarne uno ma comunque nulla può rendere lo spettacolo a cui assisti dal vivo!
E’ incredibile! Non credo succeda spesso di poter essere spettatori di questa forza della natura e in questo momento benediciamo la perturbazione che sta colpendo da settimane tutta l’ Australia.
La mattina saremmo dovuti, secondo i piani, ripartire presto ma il bello di quando viaggi soli e autonomi è che puoi modificare i piani quando vuoi: per la prima volta stiamo riprovando la stupenda sensazione di dormire al buio totale e non abbiamo proprio voglia di obbedire alla sveglia che continua a suonare.
Alla fine ripartiamo alle 11 ma il cielo è nuvoloso e quindi durante il viaggio non soffriamo troppo il caldo.
A rendere i monotoni km più avventurosi ci pensa la nostra “ brillante idea” di non saltare il benzinaio lungo la strada fiduciosi nel fatto che avevamo quasi il pieno e convinti di fermarsi al successivo.. Peccato che il successivo era Port Augusta!!!
Percorriamo l’ ultimo tratto ad una velocità costante di 80km/h cercando di consumare meno benzina possibile e per questo teniamo anche i finestrini chiusi ( nel frattempo con molto tempismo riesce il sole.. un caldo da morire!).
Contiamo i km che ci separano da Port Augusta cercando di arrivare più vicini possibile alla meta.
Alla fine miracolosamente arriviamo a destinazione: la lancetta è sotto la riserva!
Certo che rimanere a piedi dopo quasi un anno d’ Australia sarebbe stato proprio imperdonabile: è un errore da pivelli!: )
Facciamo benzina e spesa e ci riprendiamo il viaggio: dobbiamo arrivare a sud di Adelaide, nella McLaren Vale, una zona vinicola dove abbiamo prenotato per la notte.
Percorriamo però la strada più lunga ( come sempre : ) ) perché vogliamo passare per Magnetic Hill: una collina in cui una macchina a motore spento riesce comunque a salire!
Funziona!
So che ce ne è una simile ad Ariccia, vicino Roma e siamo intenzionati ad andarci quando torneremo ( qui però il discorso è diverso perché l’ attrazione è dovuta ad un magnete, come il nome suggerisce, e riguarda solo metalli, quella italiana invece è più misteriosa perché attrae ogni oggetto anche non metallico: i più tradizionalisti parlano di illusione ottica ma sono state anche avanzate teorie di anomalia gravitazionale. Date un’ occhiata al sito di Luogo comune se siete interessati!: ) ).
Ecco che la perturbazione che ci segue da giorni si presenta di nuovo e inizia a piovere fortissimo: questo rallenta di molto la nostra marcia anche perché inizia a farsi buio.
Siamo costretti a fare una pausa cena lungo la strada e ci concediamo un ristorante cinese economico e buono.
Alla fine arriviamo al caravan park che abbiamo prenotato a mezzanotte passata.
Fortunatamente abbiamo prenotato due notti quindi la mattina seguente possiamo riposare e infatti dormiamo fino alle 11 anche perché continua a piovere ininterrottamente.
Noi stiamo in una roulotte un po’ vecchia ma carina e confortevole con tanto di cucinino e bagno privato appena fuori ( che se non piovesse a dirotto e non fosse pieno di fango fuori sarebbe anche comodo): sono sempre più convinta che “da grande” voglio comprare un camper.. mi piacciono troppo queste sistemazioni.
Comunque per 50 dollari a notte mi sembra un buon affare.
Purtroppo il tempo è brutto tutto il giorno e salta il nostro piano di noleggiare due bici e girare per le vinerie della valle.
Poco male ce lo aspettavamo date le previsioni: per questo abbiamo rinunciato a partire per Kangaroo Island.
Andiamo giusto in centro con la macchina per fare un giro del paese: piccolo ma carino e molto turistico.
Purtroppo anche la mattina seguente, il Sabato, ci svegliamo con la pioggia.
Comunque dobbiamo lasciare il caravan park quindi ci mettiamo in marcia nonostante il brutto tempo e ci fermiamo per pranzo ad Alexandrina cheese, una fabbrica di formaggio a Mt Jagged, lungo la strada.
Arriviamo fino all’ estremità sud della Florieu Peninsula per visitare il porticcioli di Victor Harbor anche se possiamo fermarci solo qualche minuto a causa del brutto tempo che ci convince allora a partire direttamente per il parco nazionale dei Grampians, a poco più di 200km da Melbourne.
Arriviamo in serata e nonostante la foschia il posto sembra bellissimo.
Purtroppo il YHA non ha camere doppie e quindi decidiamo di prendere 2letti in un dormitorio da 4 ma siamo fortunati perché nella stanza non c’ è nessun altro ( e poi considerando che il progetto iniziale era di dormire in macchina il dormitorio sarebbe stato comunque un lusso ).
Ancora una volta l’ostello è veramente bello ed accogliente oltre che pulitissimo .. sulla east coast sembrano veramente hotel!
I Grampians sono una delle zone montuose naturali più belle del VICTORIA e prova ne sono le sue numerose attrazioni. Nell’intera giornata che gli abbiamo dedicato, abbiamo visitato le strane Silverband Falls, cascate che scompaiono, cioè grazie alla presenze di un canale di rocce, l’acqua fluisce nel sottosuolo anziché formare una pozza; avremmo voluto scalare i Pinnacles tramite una bella arrampicata ma, causa recenti piogge, parti del percorso erano solcate da corsi d’acqua..vabè ci siamo rifatti con le spettacolari vedute dai Balconies e The Reeds, altre formazioni rocciose notevoli panoramiche. Eravamo quasi arrivati alla base delle McKenzie Falls, cascate molto belle che però si raggiungono tramite un sentiero asfaltato ma molto ripido tanto che all’inizio ci sono i cartelli che avvertono che il ritorno può essere estenuante..appunto, una signora si è presa un infarto e hanno chiuso la strada quando eravamo quasi arrivati!quindi niente cascate e in più salita estenuante!!per la cronaca la signora se l’è cavata..
La magra consolazione è stata scattare foto della cascata da un belvedere, cosa abbastanza riuscita grazie all’obiettivo!
Per la sera avevamo deciso di fare una bella cenetta con vino, ma il supermarket era qualcosa di allucinante..niente sotto i 5$!!alla fine abbiamo trovato un ottimo compromesso con una ricotta, burro e parmigiano!per digerire siamo tornati ai balconies per uno spettacolare tramonto!ritorno a all’ostello, 2 chiacchiere con altri viaggiatori e a letto..consapevoli che al risveglio sarebbe cominciato il ritorno a casa, quella in Italia, passando per Melbourne.










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