domenica 28 settembre 2008

AUSTRALIA VERA!

PER LE FOTO..

E così come detto abbiamo lasciato Broome: diciamo che l’abbiamo fatto nel momento giusto considerando che il campeggio cominciava a riempirsi di gente strana ( in particolare una coppia di sbandati che dormiva per terra senza tenda e dei quali lei alternava la testa rasata ad una parrucca bionda nel giro di poche ore!! ).
Siamo partiti alla volta di Fitzroy Crossing, una piccola comunità di aborigeni a circa 400 km verso nord.
Siamo arrivati verso le 5, giusto prima della chiusura della reception del campeggio ( in Australia se non arrivi entro quest’ora nelle strutture recettizie sei pressoché spacciato).
Il posto è decisamente “ aborigeno”: c’è una galleria d’arte tipica e un pub dietro la reception “ ancora più tipico” : )
Dalla macchina sentiamo urla degli aborigeni: io e Ilaria siamo un po’ spaesate, i ragazzi ovviamente se la ridono.
Il campeggio è piuttosto spartano ma carino.
Dopo una cena veloce e soprattutto economica ( tonno e fagioli.. è finita la pacchia!!!) decidiamo di fare un salto al pub incuriositi dall’atmosfera.
Presto in realtà capiamo che l’attrazione del pub siamo noi: gli aborigeni ci si avvicinano incuriositi chiedendoci da dove veniamo ( il 90% di loro non ha comunque idea di dove sia l’Italia).
Parlano un inglese incomprensibile ma si sforzano e cercano di farsi capire: alcuni hanno esperienze interessanti da raccontare che ti svelano un’altra cultura fatta di un grande attaccamento alla terra e alla natura, altri sono ubriachi e ne sparano di grosse ( uno era convinto di essere il fratello di un fuorilegge aborigeno famoso nella zona e citato anche dalla lonely planet … peccato che sia morto nell’ 800 ).
Hanno in media 30 anni ma ne dimostrano quasi il doppio.
Dopo un po’ decidiamo di tornare alle tende: tutti sembrano un po’ troppo brilli e poi dopo un po’ eravamo anche stanchi di ripetere i nostri nomi e vedere i loro tentativi di ripeterli.
Nel sentiero verso le tende scopriamo dove sono tutti i turisti: nel ristorante del campeggio.. forse solo noi eravamo incuiositi dall’ esperienza con la ente del luogo.. o forse siamo proprio i “ THE CHEAPEST” (tradotto in italiano… NON C’AVEMO ‘NA LIRA!!!!)
Prima di addormentarci sentiamo le urla di alcuni aborigeni che discutevano animatamente davanti al cancello del campeggio … BUONANOTTE!!!
La mattina ci siamo come al solito presto, svegliati dal caldo che alle 6 si fa già sentire.
La giornata oggi sarà veramente impegnativa: prima tappa Geike Gorge poi dritti verso Kununurra: detto così forse non vi dice niente ma considerate che di mezzo ci sono 700 e più km, animali di ogni tipo che attraversano la strada ( canguri, mucche, cavalli, aquile etc etc che avrebbero sicuramente incrociato la nostra macchina se non avessimo mantenuto una media di 50 KM/H..almeno una decina di canguri sono passati non oltre il metro e mezzo dal parafango ), una nottata in macchina e la visita ad un altro parco nazionale e forse avrete un’idea più precisa!!
Che ammazzata!!!!
CONTINUA ALESSANDRO
Ok Geike Gorge è davvero bella, era in origine (nel Devoniano) una barriera corallina che ora ha lasciato il posto ad una gola scavata nelle rocce bicolore bianche e rosse scavate dal Fitzroy River. Il paesaggio è arido ma spettacolare, come in un film western e il fiume è abitato dai freshwater crocodile, i coccodrilli non aggressivi. Io mi sono fatto un tuffo ma non il bagno visto che comunque non è poi cosi rilassante sapere che in acqua ci sono dei coccodrilli!Il loro avvistamento avviene nel pomeriggio: in effetti non sono poi cosi grossi ma incutono lo stesso timore!Prima di andare via ci dedichiamo ad una passeggiata nella foresta che costeggia il fiume: piena di canguri saltellanti!
Quindi come detto passiamo la notte in macchina a cui ho fatto fare 550 KM con ¾ di serbatoio, cioè oltre 700 KM col pieno!!!va bè a 50 KM/H..finalmente alle 6 arriviamo presso una roadhouse e avendo saltato la cena, il mio stomaco richiede panino e patatine fritte. Fatto il pieno si riparte verso il momento topico della giornata, la Gibb River Road..è una strada sterrata di oltre 600 KM che collega Broome a Kununurra (più o meno) che necessita di un 4X4 per essere attraversata nella sua interezza!noi ovviamente non avendocelo più abbiamo fatto solo la parte di 50 KM per arrivare ad El Questro, una stazione famosissima e bellissima del Kimberly. Dopo gli sterrati del Karijini credevo di andare liscio ma mi sbagliavo..cambia solo il colore della terra, grigio anziché rosso mentre i solchi e le pietre sono sempre gli stessi!poi la macchina era già provata!appena iniziamo vedo arrivare un fuoristrada che alza un polverone della madonna, cosi faccio retromarcia ed evito l’inondamento in una situazione davvero comica!creo siamo stati il motivo di ilarità per tutti quelli che ci incrociavano, anche perché se vedevo un 4X4 in lontananza mi fermavo sui tratti piccolissimi asfaltati nei punti in cui la strada si avvallava (in pratica erano asfaltati per evitare che durante la stagione delle piogge il fango intrappolasse le maccine)..che stress!poi il pedale del freno tremava cosi mentre camminavo, a 20 km/h visto che stavo per perdere targa e cerchione, lo tenevo fermo con una mano!roba da circo!alla fine arriviamo alle stupende Zebedee Springs, delle piccole piscine disposte su più livelli e alimentate da una cascata. Il posto è immerso nelle vegetazione tropicale dandogli l’aspetto di un’oasi artificiale tipica dei resort, ma qui è reale!Dopo questo angolo di paradiso lo sterrato ci riporta ad Emma Gorge, una cascata con una pozza d’acqua scavata in una gola. Il percorso, contrariamente a quanto indicato (strano per i paranoici e fobici australiani), è piuttosto difficile, soprattutto se affrontato in infradito, ma lo sforzo viene ampliamente ripagato dallo splendore della gorge..guardate le foto su Picasa..l’acqua è fredda ma limpida e la sensazione data dalle alte pareti toglie il respiro, tanto che appena usciti la testa girava davvero!per fortuna che siamo andati presto e ci siamo goduti il posto solo noi, perché mentre andavamo via orde di turisti l’hanno invasa!Stupendo andare sotto la cascata o fare il morto a galla guardando verso l’alto, dove le pareti si stringono lasciando un piccolo scorcio di cielo..cosi dopo esserci rinfrescati siamo tornati alla macchina che, mi ero dimenticato, avevamo parcheggiato ovviamente fuori dall’ingresso perché una pozza d’acqua ci bloccava il passaggio!!
Visto che si è parlato di 4X4, vorrei portare l’attenzione sulla maledizione che era piombata sul nostro..come ben noto, lui è andato a farsi benedire, ma cosa ancor più incredibile è che tutto ciò che ne era rimasto, ovvero una utile guida dei campeggi, un trasformatore di corrente (utile anch’esso) e una torcia sono andati rispettivamente persa e rotti..
Ora siamo a Kununurra, a rilasciarci per un paio di giorni..intanto il contachilometri segna 5800 KM..

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